Mustile: “Il territorio di Vittoria ad alto rischio idrogeologico”

Esiste un rischio idrogeologico anche a Vittoria? Certamente. Così denuncia il consigliere provinciale, Pippo Mustile, che fa rilevare, oltremodo, che buona parte della città è costruita sopra l’argilla e ci sono alcune zone particolarmente a rischio segnalate da decenni dai cittadini che le abitano. “U cuozzu a crita” ovvero la zona che va dalla via XX Settembre fino alla via Guido Rossa e la zona limitrofa al serbatoio di via Fanti sono quelle più esposte. Ma anche la zona prospiciente alla vallata dell’ippari è una zona pericolosa.
“Alla fine del 2004 – sottolinea Mustile – in risposta ad una progettazione del Comune, arriva un finanziamento di 4.400.000 euro dal Ministero dell’Ambiente. I progetti sono due.
Uno riguarda la zona dove è stato demolito per problemi strutturali un edificio scolastico (asilo nido) via XX Settembre, piazzale Cesare De Bus , via Guido Rossa e l’altra zona quella del serbatoio di via Fanti dove numerose case di residenti, ancora abitate (perché non si fanno alloggiare queste famiglie in altre case messe a disposizioni dall’Amministrazione non si capisce, bisogna che succede un disastro prima di agire) sono fortemente lesionate e compromesse dallo scivolamento del terreno.
I progetti languono, dormono per parecchi anni; si preparano stralci operativi per fare altri interventi, alcuni anche in zone diverse da quelle previste dai progetti ( che rappresenta un reato, distrazioni di fondi vincolati) che snaturano il fine stesso della progettazione e danno luogo ad incongruenze tecnico amministrative, così come le definisce il Segretario generale Dr. Fortuna.
Solo nel 2009 dopo ben 5 anni si appaltano i lavori di via Fanti – prosegue -, mentre quelli dell’altra zona sono ancora all’UREGA per essere appaltati. Purtroppo da quando il finanziamento è nelle casse comunali, il preziario regionale è stato adeguato due volte, i prezzi sono aumentati quasi del 50% e pertanto con quei finanziamenti si potranno ormai effettuare solo la metà dei lavori che erano necessari per la messa in sicurezza delle intere zone a rischio. Ma i cittadini di tutto questo che cosa sanno? Nulla. Sanno solo che le loro case sono a rischio, che non possono essere ristrutturate o completate e che sono state deprezzate dal mercato immobiliare.
A parte il pericolo incombente di un crollo e quindi di danni a cose ed a persone che è sempre incombente.
Ma si possono gestire in questo modo le opere pubbliche a Vittoria? Non c’è una opera che non abbia avuto problemi, ritardi e costi maggiori di quelli preventivati, o ancora peggio è stata ritirata, dopo le nostre rimostranze, perché in palese violazione degli interessi collettivi, come il project financing del cimitero di Vittoria. Ma anche la fognatura di Scoglitti, la via Montepellegrino, la Scuola Vittoria Colonna, l’Eurotel, l’Autoporto, il Porto ecc.
Su questi temi vogliamo parlare con i cittadini e con quanto credono ancora che la gestione pubblica sia la gestione del bene comune e non degli interessi e degli affari e lo continueremo a fare nelle prossime settimane”.

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