Modica. Paura per il distacco del costone roccioso della Giacanta. All’opera i vigili del fuoco

Si stacca un grosso pezzo del costone di Via Giacanta, la zona dove dovrebbe passare la via di fuga meglio considerata come l’arteria alternativa al Corso Umberto. Molta preoccupazione da parte dei residenti che venerdì sera si sono accorti che la grossa parte di roccia era venuta già. Un residente ha contattato Paolo Nigro, il capogruppo consiliare dell’Udc che ha subito allertato vigili del fuoco e protezione civile. Sul posto, difficoltoso da raggiungere, i pompieri

hanno operato per un paio d’ore per eliminare parti che potevano ancora arrecare danno nell’immediatezza. Ieri mattina gli stessi vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile si sono ritrovati di buon ora sul luogo del sinitro poiché era stata rilevata la presenza di un altro pezzo considerevole di roccia che avrebbe potuto distaccarsi e crollare nella parte sottostante con conseguenze immaginabili. I vigili del fuoco hanno messo all’opera il Saf, vale a dire il nucleo alpino specializzato per questi interventi del quale la sede di Modica è dotata che hanno effettuato un intervento di un certo rilievo e allo stesso tempo anche spettacolare con l’impiego di “cuscini wetter”. Si tratta di un tipo di attrezzatura pneumatica in loro dotazione utilizzati negli interventi di sollevamento dei corpi ingombranti.
I cuscini sgonfi hanno uno spessore di circa 3 cm, misura che permette loro di venire
inseriti facilmente sotto qualsiasi corpo; si presentano, quindi, come un sistema

particolarmente adatto per la tecnica di sollevamento eseguita con l’immissione di gas che fa gonfiare l’impianto.
Con tale sistema si è riusciti a provocare il distacco della parte pericolante del costone e di eliminare il problema. Sul posto ieri mattina, oltre al consigliere Nigro, si è portato anche il sindaco, Antonello Buscema. Poco più tardi sono giunti anche alcuni tecnici per verificare se ci fossero le condizioni di sicurezza necessari. A questo punto si renderebbe necessario effettuare un monitoraggio a ridosso della strada per capire se si possano avviare le opere per realizzare la via di fuga. In questo caso l’intervento non può essere ad opera del privato o del comune.

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