Crisi agricola. Il sindaco di Scicli scrive ai Vescovi di Noto e Ragusa

Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque ha scritto ai Vescovi di Noto e Ragusa per chiedere loro di prendere posizione nella vertenza della crisi agricola. Di seguito la lettera.
“Sua Eccellenza,
sento il bisogno di rivolgermi umilmente alla Sua Persona, per chiederLe aiuto in nome di tanti miei concittadini che versano in condizioni economiche di disagio -scrive Venticinque ad Antonio Staglianò e a Paolo Urso-. .
Scicli è  un paese prettamente agricolo, il volano della sua economia sta subendo una crisi irreversibile, e questo ha gravi ricadute sugli altri comparti (edile, commerciale, artigianale).
Come Ella saprà, sono in atto in questi giorni diverse manifestazioni pacifiche in varie sedi delle province della Sicilia sudorientale, con cui i rappresentanti del mondo della zootecnia, della floricoltura, dell’agrumicoltura e dell’ortofrutta della fascia vocata chiedono agli organi competenti  misure e provvedimenti atti a salvaguardare il comparto agricolo.
La crisi del comparto è di tale gravità da aver prodotto, come conseguenza inusitata, il continuo peregrinare di operatori di diversi settori produttivi che in passato godevano di ampia autonomia economica presso gli uffici dei Servizi Sociali e spesso, in modo diretto, verso la mia stessa persona, manifestando situazioni di grave disagio e di allarmante preoccupazione.
Per questo chiedo a Sua Eccellenza di farsi interprete, presso il momento istituzionale che Ella voglia ritenere più opportuno, delle istanze degli operatori e delle legittime rivendicazioni di un comparto agricolo messo in ginocchio da una profonda crisi”.

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