Il 14° Rapporto UIL sul monitoraggio della cassa integrazione, fotografa i dati del mese di Febbraio 2010 con Gennaio 2010.
Dal punto di vista sociale, e per la competenza territoriale, è importante connettere l’utilizzo dell’ammortizzatore con il tessuto occupazionale. È altresì rilevante sottolineare il rapporto tra occupati dipendenti e lavoratori in cassa integrazione: nel mese di Febbraio, in Italia, oltre 3 lavoratori ogni 100 occupati dipendenti, sono stati messi in cassa integrazione.
“In Provincia di Ragusa su circa 78.000 occupati dipendenti 1 lavoratore su 100 è stato collocato in cassa integrazione con punte di 94.000 ore autorizzate, tra CIGO e CIGS, che in termini statistici riproducono un 1.602% in più rispetto allo stesso mese del 2009.
Circa 600 lavoratori ragusani nel mese di Gennaio 2010, e quasi 900 a Febbraio, hanno usufruito dello strumento principe di ammortizzazione sociale. Continua ad aumentare la cassa integrazione ordinaria e, soprattutto, sembra evidenziarsi un prolungamento del malessere economico per le aziende con il passaggio alla cassa straordinaria.
Una crisi non congiunturale ma strutturale, nidificata nella precarietà del sistema industriale, del commercio e dell’edilizia territoriale -con 7.200 risorse in CIG nel 2009 (ovvero, 9 lavoratori su 100 sono stati in cassa integrazione nel 2009)- e che al traguardo del primo bimestre 2010 sembra non arrestarsi ancora e che, con insistenza, pesa sul sistema produttivo dell’intera Provincia. Un momento difficilissimo per l’economia del ragusano e per i lavoratori collocati in quiescenza obbligata, costretti a vivere con poco più di 800 Euro al mese.”