On. Riccardo Minardo: il parlamentare regionale interviene in merito alla soppressione dei treni nei giorni festivi nella tratta Caltanissetta – Ragusa – Siracusa.

Il Presidente della I Commissione Affari Istituzionali all’Ars on. Riccardo Minardo interviene relativamente alla decisione di Trenitalia di sopprimere da domenica scorsa i treni nei giorni festivi nella tratta di Caltanissetta – Ragusa – Siracusa di cui la maggior parte riguardano la provincia iblea. A tal proposito l’on. Riccardo Minardo ha scritto al Sottosegretario alle Infrastrutture on. Reina e all’Assessore regionale alle Infrastrutture, Strano, illustrando la situazione di disagio che si sta creando considerato che in questo modo non sarà più garantito, il diritto alla mobilità dei cittadini, diritto sancito dalla Costituzione, ed in virtù di questo i cittadini della provincia di Ragusa devono avere gli stessi diritti di quelli del resto d’Italia.
Il parlamentare regionale, facendosi portavoce della problematica e delle preoccupazioni dei ferrovieri e dei cittadini e ritenuto che si tratta di una decisione controproducente per la provincia iblea perché penalizzata ulteriormente, proprio in un momento in cui si sta lavorando per fare delle infrastrutture presupposto fondamentale per ogni auspicabile sviluppo economico, sociale ed occupazionale, ha chiesto chiarimenti al Sottosegretario Reina e all’Assessore Strano in merito a tale decisione che si presenta ancor più danneggiante in quanto le corse soppresse non saranno nemmeno sostituite da altri mezzi di trasporto pubblico che possano sopperire a questa deficienza. Con l’avvicinarsi della stagione estiva e con l’incremento dei flussi turistici è necessario garantire la miglior offerta ai numerosi visitatori e turisti che si recano nel nostro territorio; inoltre con questa decisione è penalizzata la parte più debole della società che non ha un mezzo di trasporto proprio o che è impossibilitata a guidare a causa di disabilità.
L’on. Minardo nel chiedere il ripristino delle corse ha anche chiesto piuttosto di lavorare per una maggiore riqualificazione della tratta ferroviaria perché così continuando si assiste all’ulteriore isolamento di questa parte della Sicilia sud-orientale.