Ragusa: Continua la protesta degli allevatori presso la zona industriale. Il Presidente della 5a commissione provinciale Sviluppo Economico Mandarà segue passo passo la vicenda

Circa 100 allevatori stamattina si sono riuniti davanti alla Latteria Riunite di Ragusa. Una forma di protesta che i produttori di latte hanno intensificato soprattutto piazzandosi davanti ai caseifici. Non sono mancati momenti di forte tensione, quando alcuni tir proventi dal Nord Italia hanno cercato di sfondare il blocco per scaricare il latte. Tutto succedeva mentre nella stessa mattinata a Palermo una delegazione di rappresentanti degli allevatori ha avviato le trattative con le aziende che acquistano il latte; all’incontro si sono presentati alcuni caseifici piccoli e la Zappalà. Stamane era previsto un confronto degli allevatori presso l’assessorato regionale all’agricoltura con Titti Bufardeci, un tavolo tecnico per la stipula del contratto regionale per il prezzo del latte. Il Presidente della 5a commissione provinciale Sviluppo Economico, Salvatore Mandarà, è
vicino non solo ai produttori ma anche al consigliere provinciale Ignazio Abbate che come membro della 5a commissione, è stato delegato per seguire la vicenda personalmente. “Si apre uno spiraglio dopo che la trattativa pare abbia raggiunto un prezzo che gira intorno ai 0,375 centesimi al litro – dichiara Salvatore Mandarà – ma attendiamo l’esito dell’incontro di stamane con l’assessore Bufardeci. Intanto noi come commissione sviluppo economico proprio ieri ci siamo riuniti per valutare ogni circostanza visto che ci troviamo di fronte ad un pericolo di crisi grave”. Vediamo dunque la provincia impegnarsi con ogni mezzo possibile per dare supporto e assistenza all?economia iblea, ad un territorio a forte vocazione zootecnica con notevole presenza di bovine da latte. Una realtà che tradotta in numeri conta la presenza di circa 80mila bovini dei quali 30mila da latte, con una produzione annua di 1.400.000 quintali di latte che rappresenta oltre
il 70% della produzione Regionale. “La nostra azione di intervento – sottolinea ancora Mandarà -è mossa anche dalla necessità di garantire la qualità del latte immesso sul mercato, rispettando i criteri di salubrità, al fine di salvaguardare la salute ed il benessere dei cittadini”.

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