Torna il Commissario Montalbano a Scicli. Lo scenografo Ricceri: “Il Convento della Croce, invincibile meraviglia” Un sopralluogo alla presenza dell’assessore al turismo, Angelo Giallongo

“Il convento della Croce a Scicli è un luogo d’invincibile meraviglia”.
Ad affermarlo è l’autorevole voce di Luciano Ricceri, scenografo della serie tv Il Commissario Montalbano (ma anche dei film di Ettore Scola), che stamani, insieme al regista del serial televisivo, Alberto Sironi, e all’assessore al turismo del Comune di Scicli, Angelo Giallongo hanno effettuato un sopralluogo in cima alla collina della Croce.Da aprile sino alla prima metà di luglio la troupe della Palomar tornerà a giarre quattro episodi della amata serie televisiva (in tutto ad oggi ne sono stati girati 18) e Scicli è stata confermata sede del Commissariato (gli esterni, ovvero il Municipio, mentre gli interni sono ormai a Cinecittà), e una nuova location si aggiunge a quelle ormai classiche di San Bartolomeo, il lungomare di Donnalucata, la mannara di Pisciotto a Sampieri.
Si tratta dell’ex convento della Croce.
“Abbiamo dato disponibilità di ogni possibile supporto logistico -dichiara l’assessore Angelo Giallongo, nella duplice veste di consigliere di amministrazione della Fondazione Film Commission Ragusa-. La scelta del Convento della Croce come location cinematografica è la prima azione di un percorso strategico di più lungo periodo, che nasce dall’adesione alla Film Commission, con l’obiettivo di offrire le quinte sceniche naturali del nostro paesaggio alle troupe cinematografiche”. Il cinema e la tv come strumenti di veicolazione dell’immagine turistica della città. Grande l’entusiasmo di Alberto Sironi per l’immutato fascino dell’ex convento e dell’affaccio sulle grotte di Chiafura. La troupe ha scelto la location nonostante obiettive difficoltà logistiche date dalla necessità di attrezzare un campo base in cima alla collina. Nei quattro nuovi episodi che saranno girati a breve Scicli offrirà quindi l’esterno di palazzo di città per il commissariato e l’ex Convento della Croce, confermandosi location privilegiata e luogo irrinunciabile come set del film.

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