Ventilata liquidazione Art.gest. e vicenda Tarsu, Bonomo e Caccamo replicano alla Giunta municipale di Modica

“Non è nostro stile replicare ai comunicati stampa ed in particolare a quelli dell’Amministrazione comunale con la quale abbiamo ottimi rapporti di interlocuzione al fine di risolvere tutte le problematiche possibili delle imprese. Purtroppo registriamo delle prese di posizione che non rispondono fedelmente all’andamento dei lavori dell’incontro oggetto della discussione”.
Così il presidente della Cna di Modica, Piero Bonomo, e il responsabile organizzativo territoriale, Carmelo Caccamo, rispondono alle affermazioni fatte da rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Modica sull’incontro dei giorni scorsi presso la zona artigianale cittadina.
“Rimaniamo sorpresi – continuano i due – dalle dichiarazioni di possibile liquidazione dell’Art.gest. dopo tre anni di lavoro difficilissimo solo per far decollare la società senza il minimo contributo esterno. Appare anche lontana la circostanza di paragone con la Multiservizi. Infatti la vicenda della società partecipata era già stata chiarita in modo positivo dall’ing. Carmelo Denaro con il segretario comunale. Quindi, assolutamente fiduciosi abbiamo sempre spinto l’Art.gest. a proseguire la propria battaglia. L’Art.gest. è patrimonio della città di Modica e come tale l’Amministrazione comunale, oltre ad esserne socio di maggioranza, ha tutto il dovere di tutelarla al massimo per garantire i migliore servizi alle imprese che ne fanno parte. Solo dopo due anni di riunioni è stato erogato il mandato per 10 mila euro di somme dovute all’Art.gest. perchè versate già dai soci nelle casse del Comune a titolo di canone di gestione senza mai ricevere servizi. Quindi prima di rilasciare dichiarazioni, si dovrebbe conoscere tutta la storia della difficilissima nascita e sopravvivenza dell’Art.gest. Gli unici che hanno vissuto con amarezza questa vicenda sono i titolari delle imprese che tutti i giorni lavorano in quella zona”.
Bonomo e Caccamo proseguono la propria nota facendo riferimento alla vicenda dell’esenzione del pagamento della tassa sulla spazzatura dalla Cna richiesta per le aziende che producono rifiuti speciali e che già sostengono tutti i costi dello smaltimento. “Siamo fermamente convinti della bontà della nostra posizione di difesa degli interessi legittimi degli artigiani e delle piccole e medie imprese – aggiungono i due – solo nella città di Modica registriamo cartelle così alte ed impossibili, per certi casi, da pagare. Non accettiamo sicuramente la diffusione dello spauracchio per cui una esenzione per le imprese che producono un certo tipo di rifiuti provocherebbe una ripercussione in termini di aumento sui privati. Le imprese la Tarsu la pagano per i rifiuti solidi urbani prodotti nella superficie dei loro opifici e pagano lo smaltimento per i rifiuti speciali a proprie spese. Vogliamo che il regolamento comunale venga applicato consentendo le dovute detassazioni già presentate, evitando di pagare due volte per la stessa superficie. Ci teniamo a precisare che la nostra posizione riguarda centinaia di imprese su tutta la città e non solo quelle ricadenti nella zona artigianale di contrada Michelica. Solo per mezzo stampa apprendiamo dal comunicato dell’assessore allo Sviluppo economico Nino Frasca Caccia della disponibilità a rivedere il calcolo delle somme dovute, scorporando dalla superficie tassabile le aree ove per caratteristiche strutturali o destinazioni, si formano di regola rifiuti speciali, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali i produttori sono tenuti a provvedere a proprie spese (articolo 7 del regolamento comunale). Sentiamo forte la presenza delle nostre imprese che spingono a sostenere questa battaglia. Siamo convinti che con senso di responsabilità troveremo insieme all’Amministrazione comunale una soluzione condivisa per il bene delle imprese di Modica”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa