Dopo tredici mesi di carcere preventivo, martedì è stato assolto il giovane tunisino arrestato alla fine del febbraio dell’anno scorso per il tentato omicidio di un connazionale, accoltellato al culmine di una lite scoppiata, durante una cena, in seguito ad alcuni commenti e apprezzamenti su una donna presente al tavolo. Avrebbe aiutato un connazionale, autore materiale dell’accoltellamento, per cui si procede separatamente. Si tratta di Akim Saddik, 27 anni, clandestino che, secondo l’accusa, avrebbe trattenuto la vittima, mentre l’autore materiale dell’accoltellamento lo colpiva. I fatti risalgono alla sera del 25 febbraio 2009. La sentenza di assoluzione, per mancanza di prove, è stata emessa dal Tribunale collegiale (presidente Salvatore Barracca, a latere Rosanna Scollo ed Eleonora Schininà) dopo la camera di consiglio. Il pubblico ministero Marco Rota aveva chiesto la condanna del tunisino a sette anni di reclusione. Per l’assoluzione con la formula più ampia si è pronunciato l’avvocato difensore Massimo Garofalo. Teatro dell’episodio di sangue la contrada Torre di Mezzo, località balneare ragusana, dove era stato accoltellato un tunisino clandestino: D.L., di 28 anni. Il giovane, trasportato all’ospedale Guzzardi di Vittoria, fu sottoposto a intervento chirurgico alla milza e ricoverato in prognosi riservata. In ospedale anche un clandestino, con una ferita alla testa, curato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Le indagini, condotte dai carabinieri, consentirono di accertare che la vittima si trovava a cena con un gruppo di connazionali e, a seguito di un commento su una donna presente al tavolo, complice il fatto che gli immigrati erano ubriachi, era scaturito un litigio fra la vittima e altri due extracomunitar
Ragusa. Assolto tunisino accusato di tentato omicidio di un connazionale
- Aprile 14, 2010
- 9:12 am
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