Nell’ambito dell’organizzazione degli eventi denominati “Isole quasimodiane” 2010, il “Club Amici di Salvatore Quasimodo” propone lo spettacolo teatrale dal titolo “Non sposto un segno al mio cuore”, ad opera della regista Tiziana Spadaro e della scrittrice Nausica Zocco, in scena il 18 aprile 2010 alle ore 18 al Teatro Garibaldi e inserito nella sezione “Il teatro per l’identità” della stagione 2010 organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi.
Si tratta di un dialogo monologizzato che rappresenta i “minuti pensati” dal Poeta dal momento in cui lascia la postazione, seduto accanto agli altri destinatari illustri del Nobel, la notte del 10 dicembre 1959 a Stoccolma, e si dirige verso il funzionario preposto all’assegnazione del Premio, ai piedi di un piccolo palco, circondato da menti eccelse, ma come lui nessuno: lui, baffetto sottile nero, frac, scanzonatamente ansioso, stringe la mano ad un uomo più alto di lui, ma la sua potenza vibra nell’aria perché lui è Poeta per l’eternità. Lo spettacolo muove da uno scritto di Quasimodo a D’annunzio, una lettera senza risposta che contiene tutta l’ingenuità spontanea di un uomo umile, ma determinato, pacatamente superbo, sicuro di un sentire che trova la sua forza d’espressione in ciò che diventa l’arma contro l’apatia, anche a costo della solitudine e dell’esilio dall’ordinario: la Poesia.
Nel dialogo monologizzato, veste scelta su misura per questo spettacolo, l’attore unico (Germano Martorana) affronta un percorso particolarmente intenso e disarmante, a tratti complesso, ma sempre appassionante e appassionato. Salvatore Quasimodo è fanciullo, adolescente, giovane lavoratore e studente, sempre viaggiatore, passando da Modica, Roccalumera, Roma, Milano, ecc., fino ad arrivare a Stoccolma il 10 dicembre 1959, la notte dell’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura, vincendo su Ungaretti. Il valore dell’amicizia, la vicinanza di personaggi come La Pira, il legame con la moglie Maria Cumani, gli affetti cari (i genitori in primo luogo), la nostalgia per la sua terra, il desiderio del ritorno, ma anche la necessità di inseguire l’ispirazione più alta che solo la Poesia riesce a dargli: questi gli elementi forti dello spettacolo messo in scena ad opera delle due artiste modicane Nausica Zocco e Tiziana Spadaro. “Non sposto un segno al mio cuore” è la confessione più chiara e discolpante che il Poeta può rendere per motivare la sua verità di vivere e sentire, per giustificare, dove fosse necessario, la sua grande sensibilità espressiva utilizzando il potere della parola, quella utile al Poeta per nobilitare il mondo e scoprire fessure di meraviglia che possono spalancare il cuore dell’umanità.
Salvatore Quasimodo vive le tappe del suo viaggio a partire dall’alluvione a Modica, passando per il terremoto a Messina, fino ad arrivare alla sua crescita intellettuale a contatto con la realtà extra siciliana, ma senza tralasciare valori, sentimenti, pensieri e ricordi che gli fanno pulsare l’anima e battere il cuore come un tamburo. E non potrebbe essere diversamente, altrimenti non riuscirebbe a vivere se non ci fosse un’altra dimensione oltre quella posta agli occhi di tutti. Lui è Poeta per l’eternità e questa è la chiave per leggere la sua mente e accostarsi al suo cuore, seppur in modo incompleto data la superiorità intellettiva di un Poeta designato al Nobel, poeta su tutti gli altri poeti, uomo solo per scelta d’amore, amore per la Poesia, naturalmente.
Appuntamento, allora, domenica 18 aprile al Teatro Garibaldi di Modica: per i modicani e non solo.
E si capirà perché non ci aveva mai pensato nessun altro…
MODICA: SPETTACOLO TEATRALE “NON SPOSTO UN SEGNO AL MIO CUORE”.
- Aprile 16, 2010
- 12:37 pm
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