Denunciano caso di malasanità i genitori di una neonata di Ispica

ospedale-maggiorePresunto caso di malasanità all’Ospedale Maggiore di Modica denunciato dai genitori di una neonata di Ispica. Il trentaquattrenne Salvatore Fugali, racconta i fatti. “Mia figlia – spiega – sabato sera scorso mentre stava prendendo il latte dal seno materno quando improvvisamente non respirava più, è diventata con la schiuma alla bocca. Ha perso i sensi. Proviamo a soffiare dentro la sua boccuccia ma solo dopo diversi tentativi la vediamo iniziare a riprendersi. Corriamo all’ospedale di Modica dove veniamo subito accolti, erano le 22.15 circa, al pronto soccorso da medici che si accertano immediatamente che la bambina non è in pericolo di vita anche perché mentre la visitano inizia fortunatamente a piangere nuovamente. Quindi i medici si
apprestano a controllare con i macchinari se tutte le funzioni vitali sono a posto ma presto si rendono conto che l’attrezzatura è fatta per adulti e non adeguata a visitare il corpicino di una neonata e per questo ricoverano immediatamente la bambina al reparto di pediatria al quinto piano perché la possa visitare uno specialista”. Ma al reparto di pediatria l’angoscia anziché finire si fa più stringente. “Nel reparto non troviamo nessun medico ma solo una infermiera, chiediamo di un medico ma ci viene spiegato che di notte non c’è nessun medico. Riusciamo quindi a convincere l’infermiera a chiamare il medico
reperibile il quale si accerta che la bambina respira ancora e comunica all’infermiera di provvedere al ricovero perché la bambina sarebbe stata visitata il mattino seguente. Continuiamo drammaticamente impotenti nel vedere nostra figlia stare male, insistiamo con angoscia che la bimba venga vista da un pediatra ma non otteniamo nulla. Disperata mia madre chiama i carabinieri ma nessuno viene e intanto il tempo passa. Dopo circa due ore – continua Fugali- fortunatamente la bambina comincia a stare meglio forse perché Dio è sceso a lavorare gratis e a salvarla in quel reparto d’ospedale. Il dottore tanto invocato arriva finalmente all’una di notte, dopo circa tre ore dal nostro arrivo al pronto soccorso. La piccola viene visitata e tenuta in osservazione per due giorni, lunedì veniamo dimessi perché la bimba sta meglio ma il nostro pediatra ci ha consigliato di sottoporla a degli esami clinici non eseguiti all’ospedale per scrupolo. L’angoscia di vedere mia figlia stare così e di dovermi scontrare con tanta indifferenza mi fa stare ancora male”. Destano preoccupazione infine le domande di questo padre: “Mi chiedo ma se anziché migliorare in quelle drammatiche ore mia figlia fosse peggiorata chi l’avrebbe aiutata? E poi: è possibile che un pronto soccorso con un bacino di utenza così grande non sia attrezzato per emergenze riguardanti i neonati e non preveda la presenza di un pediatra nelle ore notturne che possa assicurare diagnosi precoci e scongiurare il peggio?”. E quindi le precisazioni:
“Io ho pieno rispetto dei medici e non voglio accusare nessuno ma cerco risposte dalla burocrazia e dai politici che vedo purtroppo distanti dai problemi reali specialmente se chiamano in causa soggetti deboli e inermi come appunto i bambini che ancora non possono votare. Mi auguro che i diritti dei bambini vengano tutelati perché i genitori pagano regolarmente le tasse e spero e chiedo dal profondo del cuore che nessun altra famiglia debba vivere all’ospedale di Modica ciò che abbiamo vissuto noi”.

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