“Dov’è il caso?. Lo si vuole creare ma io non lo vedo”. Replica del direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore, Piero Bonomo, alle accuse dei genitori della bambina ispicese di 20 giorni, che poi prosegue. “Sono venuti in ospedale, hanno avuto l’assistenza al Pronto Soccorso, la neonata è stata ricoverata in Pediatria dove è stata sottoposta alle cure necessarie, è tornata in buona salute a casa per cui há seguito tutta la trafila. Peraltro il pediatra è arrivato ed há visitato la piccola. L’emergenza, è bene sottolinearlo, è gestita dal medico del Pronto Soccorso che, mi pare, há espletato tutto ciò che era necessario”. Dal nosocomio di Via Aldo Moro fanno rilevare che i tempi sono stati regolarmente rispettati. Se si considerata che la bambina è arrivata intorno alle 22,30 a Modica “gli stessi genitori hanno dichiarato che sono stati subito accolti al Pronto Soccorso”, considerati tutti gli adempimenti fatti, le indagini diagnostiche ed il ricovero, l’arrivo del pediatra “che non interviene a richiesta – spiega Bonomo – ma ogniqualvolta viene ricoverato un bambino”, i tempi sono regolari anche perchè, evidentemente, il medico di turno non avrà ritenuto ci fosse urgenza. Relativamente al Pronto Soccorso, smentita categoricamente la questione delle attrezzature inadatte. “E’ assolutamente fuori ogni logica – dice il primario, Carmelo Scarso -.
Non esiste macchinario per adulti e per bambini. Il Pronto Soccorso è attrezzatissimo tant’è che siamo anche dotati di un micro-monitor. Queste che sono state fatte sono accuse molto gravi che rigettiamo anche se comprendiamo l’apprensione di un genitore”.
Il presunto caso di malasanità. Dall’Ospedale Maggiore di Modica: “Accuse gravi ma inesistenti”
- Aprile 30, 2010
- 11:57 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa