L’ennesima dimostrazione che a Modica non esiste la Libertà di partecipare tanto acclamata e slealmente promessaci, ma mai attuata e rispettata, è stata l’ordinanza di chiusura di Corso Umberto a Modica, decisa univocamente, non si sa da chi, visto che l’Assessore Frasca Caccia, rispondendo ad un nostra nota di richiesta di informazioni sulla vicenda, ha detto di non saper nulla e di non aver convocato nessun incontro tra le parti sociali interessate, prima che l’Amministrazione decidesse la chiusura, seppur sperimentale.
E’ il commento del Segretario Provinciale ISA, Giorgio Iabichella, scendendo in campo per dire la sua sulla chiusura domenicale mattutina del Corso Umberto di Modica. Stessa cosa per l’Assessore Calabrese che dice di non sapere nulla a tal proposito.
Ma allora chi ha deciso?
I commercianti, continua ancora Iabichella, sono contrari alla chiusura antimeridiana di Corso Umberto, le organizzazioni datoriali non sono state convocate, i sindacati dei lavoratori manco a parlarne.
La problematica da affrontare non e’ tanto se sia “conveniente” o meno chiudere il Corso Umberto di mattina, ma il metodo che e’ stato utilizzato per definire una decisione cosi’ importante per il cuore della città, ignorando le esigenze dei commercianti e dei cittadini, seppur sia stata adottata in forma sperimentale, nessuno puo’ permettersi di testare un’operazione che potrebbe costare molto al tessuto sociale ed economico modicano.
Auspichiamo, conclude nella nota Iabichella, che l’Assessore Frasca Caccia, coerentemente al suo modo di operare, convochi presto le parti interessate chiedendo di valutare realmente se sussistono i margini per continuare con una sperimentazione voluta da “nessuno”.