Processo “Modica Bene”, 66 verbali ma Drago a Malta c’era andato da turista solo negli anni ’90

L’ultima udienza del cosiddetto processo “Modica Bene” continua ad essere oggetto di considerazioni dopo le eccezioni sollevate dall’avv. Mario Caruso. Com’è noto la difesa ha ottenuto che si esaminasse il contenuto delle intercettazioni, mentre la Procura della Repubblica, che originariamente le aveva richieste, si è energicamente opposta a detta istanza difensiva. Risalta anche che i 66 verbali esistenti riguardano altrettante sommarie informazioni testimoniali, risultate tutte a discolpa degli imputati, di cui a suo tempo era stato omesso il deposito agli atti del procedimento penale come è stato fatto rilevare in aula Caruso che dopo il tenace intervento sono stati acquisiti.
Nessuno di questi 66 verbali farebbe riferimento a presunti viaggi a Malta dell’ex assessore comunale, Carmelo Drago, il quale ha sempre ribadito di avere visitato l’Isola dei Cavalieri, da turista, verso la metà degli anni ’90.
Il riferimento a “continui e frequenti viaggi a Malta” è stato fatto, secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, da una non meglio definita «attendibile fonte confidenziale» in una fase delicatissima dell’inchiesta. La Procura della Repubblica non ha dato alcun seguito a tale fonte che, secondo la difesa, evidentemente attendibile non era per niente. Nonostante l’immediata, formale e decisa dichiarazione di falsità e calunniosità della notizia di Drago, allo stato non risulterebbe alcun approfondimento d’indagine al fine di accertare le responsabilità di tali dichiarazioni. Per il prossimo 22 luglio si preannunciano nuove battaglie davanti al Gup, Patricia Di Marco. Il processo riguarda l’ipotesi di riciclaggio di denaro ed abusi d’ufficio e vede imputate diciannove persone, tra cui anche il parlamentare dell’Udc, Peppe Drago e l’ex sindaco, Piero Torchi, la cui posizione viene ritenuta dai suoi difensori marginale.