“Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Ispica – dichiarano i consiglieri comunali Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo – abbiamo ritenuto necessario anticipare, sia pure brevemente, la trattazione di un tema di estrema urgenza sul quale il partito democratico ha intenzione di chiedere, confidando nel buon senso di tutti, la convocazione di un consiglio comunale aperto per coinvolgere l’intera cittadinanza.
Ci riferiamo alla questione rifiuti e precisamente al conferimento ed al trasporto degli rsu della nostra città’ presso la discarica di Mazzarrà di Sant’Andrea in provincia di Messina e dei costi annessi. Dopo la chiusura di S.Biagio e l’impossibilita’ di scaricare a cava dei modicani;
dopo una prima valutazione dei costi secondo cui conferire in provincia di Messina non implicava nessun aggravio confermando i 90 euro a tonnellata, l’Ato ed i quattro comuni optarono per il sito gestito dalla tirreno ambiente in provincia di Messina”.
Quelle valutazioni, secondo i due esponenti politici, si sono rivelate errate perchè oggi per portare i rifiuti di Ispica in provincia di Messina si pagano 124 euro a tonnellata per un costo di circa 400.000 euro al mese esattamente la cifra necessaria per mettere in sicurezza Scicli.
“La domanda è la seguente – proseguono Muraglie e Roccuzzo – : chi dovrà sopportare i costi in eccesso? l’Ato, i quattro comuni, tutti i soci? la soluzione non e’ semplice anzi tutt’altro. Lo stato di confusione che regna su chi deve sopportare i costi è quotidianamente confermato da quanto si apprende dall’Ato. A tutto ciò si aggiunge il fatto che la Tirreno Ambiente ha già minacciato di non far entrare i tir carichi di rifiuti se non riceverà il pagamento di quanto dovuto. Prendendo atto dei buoni propositi espressi dai consiglieri di maggioranza e dal presidente del consiglio, Oddo, nel voler instaurare un confronto serio e sereno con la minoranza attendiamo che la nostra proposta, nell’esclusivo interesse degli ispicesi, sia accolta affinche’ in tempi brevissimi si discuta del problema. Il partito democratico vuole che gli errori commessi da altri non ricadano economicamente sugli ispicesi”.