L’Unsic di Modica preoccupato per le strategie del Piano Paesistico

ll progetto del Piano Paesistico Territoriale non è ritenuto dall’Unsic di Modica assolutamente rispondente alle reali esigenze di salvaguardia del patrimonio agricolo del comprensorio ibleo e rischia di diventare solo un inutile fattore di aggravio per il ricco tessuto produttivo agricolo dell’altopiano ibleo, che ha consolidato il proprio assoluto valore nell’ alta professionalità e specializzazione del mondo agricolo – zootecnico, il quale all’ interno del comparto zootecnico nazionale, ha collocato quello ragusano fra quelli più avanzati tecnologicamente e strutturalmente, per poter competere con le realtà europee. Lo hanno detto oggi chiaramente il presidente dell’organismo di categoria, Ignazio Abbate, ed il responsabile di sezione, Tino Antoci. “Esprimiamo la nostra preoccupazione per la celerità adottata dalla Regione nel voler approvare il nuovo PTP bypassando qualsiasi concertazione con le realtà produttive e sindacali della Provincia. Tale procedimento non può garantire le legittime richieste del territorio, in tutte le sue rappresentanze, perchè è assolutamente inadeguato il progetto per conseguire qualsiasi obbiettivo
condiviso”. All’Unsic preoccupano le prescrizioni, gli indirizzi, gli obbiettivi, le strategie programmatiche contenute all’ interno delle norme tecniche di attuazione, che contrastano in modo irreparabile con le vigenti
norme contenute all’ interno dell’ attuale PSR, “che di fatto non rispecchiano le esigenze delle aziende, le quali in questi anni hanno aderito alle misure finanziarie dei bandi comunitari per ammodernare le proprie aziende investendo enormi capitali, che attualmente risultano ancora non del tutto ammortizzati”. Come Organizzazione – aggiunge
Abbate – ci siamo sempre battuti per la nascita e per il potenziamento di nuove infrastrutture, a supporto delle aziende agricole iblee, e quindi ci troviamo a non poter condividere le norme contenute all’ interno del nuovo PTP che prescrivono la possibilità di un potenziamento della rete viaria provinciale.”

nella foto da sx Tino Antoci e Ignazio Abbate