Consiglio Provinciale di Ragusa. Approvata all’unanimità la mozione sui recuperi dei fondi per la viabilità provinciale secondaria

Un lungo dibattito ma alla fine la mozione concordata dai capigruppo consiliari sui recuperi dei fondi sulla viabilità provinciale secondaria è passata all’unanimità.
Il consiglio provinciale si era aperto con la relazione di Mustile, uno dei firmatari la richiesta di convocazione del massimo consesso insieme a Iacono, Burgio, Abbate, Barrera e Tumino, che aveva riproposto l’excursus del “taglio” di 56 milioni per la provincia di Ragusa, a seguito del recupero dei fondi per l’eliminazione dell’Ici sulla prima casa. Ma in tutti gli interventi dei consiglieri in aula (Burgio, Barone, Padua, Abbate, Iacono, Tumino, Galizia, Schembari) era emersa la giustezza della richiesta e la volontà di rivendicare quei fondi che sono strategici per migliorare la viabilità provinciale e di riflesso mettere in sicurezza la rete stradale provinciale.
E la mozione “limata” in alcuni passaggi politici alla fine ha avuto il voto unanime dell’intero consiglio provinciale. Questo il testo integrale approvato:
“Il Consiglio Provinciale, premesso che la Legge Finanziaria del 2006 all’art. 1 comma 1152 aveva destinato alla Regione Sicilia e Calabria 1 miliardo e 500 milioni di euro per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della rete viaria delle province (alla provincia di Ragusa erano state destinate 84 milioni di euro); considerato che la Provincia di Ragusa attraverso il lavoro della terza commissione, del Consiglio, della Giunta e dei Funzionari, aveva elaborato un piano già cantierabile di ammodernamento di tutta la rete viaria per gli anni 2007,2008,2009; visto che il Governo come primo atto per l’attuazione del programma elettorale ha ridotto i fondi di due terzi destinando alla provincia di Ragusa solo 28 milioni di euro, rispetto agli 84, da suddividere in tre annualità; visto che su questa determinazione del governo nazionale tutti i politici hanno manifestato forte preoccupazione ed anche forme di lotta che non hanno portato alla reiscrizione in bilancio di tali somme che sembrano non essere più nell’agenda del governo nazionale;
Riteniamo che sia arrivata l’ora di protestare seriamente e con tutte le nostre forze contro questi tagli che sono iniqui e penalizzanti per il nostro sviluppo e le prospettive della comunità iblea e siciliana.
Per tali motivi oggi chiediamo all’URPS di mobilitarsi e chiediamo al Presidente Antoci, al Presidente Lombardo di organizzare una mobilitazione, assieme alle province calabresi, presso il parlamento nazionale a Roma per discutere con i Parlamentari Siciliani e Calabresi di tale iniquità ed impegnarli a ripristinare da subito tali fondi”.

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