Galizia risponde alle accuse del gruppo ex An sulla nota della “politica clientelare ragusana” da cui prende le distanze

“Non sono polemiche che ci appartengono.” Così il capogruppo del PdL al consiglio provinciale di Ragusa, Silvio Galizia, minimizza sulle pesanti accuse mosse dal gruppo ex AN dopo la nota diramata lo scorso 19 luglio, con la quale si prendevano le distanze dalla cosiddetta politica clientelare.
“Ringrazio consiglieri provinciali Pelligra, Failla e Colandonio e gli Assessori provinciali Minardi e Cilia per aver ricordato i miei trascorsi nel MpA, movimento dal quale sono stato espulso perché ho condiviso il cammino politico dell’attuale sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, del PdL. Ringrazio il consigliere, Sebastiano Failla, che di passaggi e ritorni da un partito all’altro è un maestro, da AN è passato all’UdC per tornare nuovamente in AN, dopo che nello scudo crociato ha dimostrato il suo valore politico. I tre consiglieri, voglio ricordare, sono tutti stati surrogati e non eletti, tra cui Pelligra, non eletto da assessore uscente.”
“La nostra nota – continua ancora Galizia – non è stata offensiva nei confronti di alcuno e non è stato un attacco frontale ad alcuna persona. Cosa che, invece, è stata la replica dei rappresentanti di AN già citati, i quali dovranno rispondere in altre sedi dei pesanti commenti rivolti alla mia persona in merito alla mobiltà del mio lavoro presso l’OMPA di Ragusa. Mobilità che, voglio ricordare ai miei colleghi consiglieri, è un diritto di ogni lavoratore sancito dalla Costituzione Italiana. “
“A questo punto, -chiude Galizia – ritengo, che il Presidente Franco Antoci debba ritirare qualche delega assegnata in passato troppo facilmente”.

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