“Politica litigiosa. E le imprese continuano a chiudere” L’Upla Claai teme a settembre il picco della crisi per le pmi iblee

“Una politica litigiosa, che si preoccupa solo di occupare poltrone, non si accorge di quanto sta accadendo. Noi che invece abbiamo il polso della situazione possiamo senz’altro affermare che a settembre, subito dopo le ferie estive dunque, se non si cambia registro, altre aziende, di piccola e media dimensione, si aggiungeranno a quelle che si sono viste già costrette a chiudere bottega per via della crisi economica. E si tratta di una grave perdita che il nostro substrato socio economico non può più permettersi, pena il definitivo scollamento dalla realtà concreta, dalle dinamiche del quotidiano”. Il presidente provinciale dell’Upla Claai, Salvatore Vargetto, e il segretario, Giovanni Trovato, esordiscono con questi termini duri in una lettera aperta diffusa ai rappresentanti delle istituzioni locali, mettendoli sull’avviso circa l’autunno caldissimo che potrebbe registrarsi in seno all’economia iblea. “Per colpa della politica – affermano Vargetto e Trovato – tante vicende di fondamentale importanza per la crescita complessiva della nostra area provinciale restano ancora senza soluzione. E’ il caso della presidenza della società di gestione dell’aeroporto di Comiso, che ancora non decolla e per il quale, anzi, ci si infervora rispetto a passaggi tecnici che sembrano, sulla carta, di poco conto e che invece sono diventati quasi insormontabili. O, ancora, è il caso della vicenda Università, con un cda non in grado di esprimere, ad oggi, il presidente, alle prese con un andamento lento che non qualifica e non rilancia la nostra attività di formazione. E’ pure il caso della mancata elezione del presidente del Consorzio Asi che, nonostante la convocazione del Consiglio generale da parte del commissario straordinario per il 6 agosto, attende, ora, che la politica faccia sino in fondo la propria parte, evitando di intralciare il ruolo proprio dei rappresentanti del mondo economico, assolutamente in grado di scegliere i vertici dell’Asi in maniera autonoma. Vedremo che cosa accadrà”.
L’Upla Claai avverte la necessità di intervenire ancora una volta “per rappresentare ed esprimere in modo forte il nostro malcontento unitamente alla categoria delle imprese rappresentate dalla nostra associazione. Riteniamo l’attuale fase di crisi economica e occupazionale altamente preoccupante. Se non ci saranno drastiche inversioni di tendenza nelle scelte amministrative della politica, oggi ferma e stagnante, il quadro complessivo sarà destinato a peggiorare”.
“Per queste ragioni – conclude la lettera aperta – rilanciamo e rivolgiamo ancora una volta il nostro appello ai partiti politici ed ai loro rappresentanti provinciali, regionali e nazionali affinchè mettano da parte la litigiosità di questi ultimi tempi e passino concretamente e urgentemente a fornire le giuste soluzioni alle attese di un’intera provincia. Dall’attivazione concreta dell’aeroporto di Comiso, all’elezione del presidente e del direttivo dell’Asi e del presidente del Consorzio universitario. Senza dimenticare lo sblocco delle ingenti risorse economiche dei fondi ex Insicem che giacciono tuttora improduttivi alla tesoreria della Provincia”.

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