I consiglieri della Circoscrizione di Pedalino(Comiso), chiedono le dimissioni del presidente

Dopo le dichiarazioni agli organi di stampa dall’Udc di Pedalino e più verosimilmente dal presidente di circoscrizione, i consiglieri di circoscrizione di Pedalino si dicono del tutto straniti e dispiaciuti dall’attacco di cui sono stati fatti oggetto.
“Al di là delle motivazioni, comunque giustificate, dell’assenza nell’ultima seduta del Consiglio – spiegano i Consiglieri di circoscrizione Sebastiano Cascone, Ivana Stracquadaini, Salvatore Di Stefano e Gianni Mazza – non si capisce il tono sopra le righe, che l’Udc di Tribastone ha voluto destinare ai sottoscritti consiglieri del Pdl e della Lista Alfano. Del resto erano assenti anche i consiglieri del Pd, che nel comunicato dell’Udc non sono stati neanche nominati. Essere nominati consiglieri con un virgolettato ha veramente del pesante, ma essere definiti “soggetti che preferiscono seguire i comandi di qualche fantomatico burattinaio”, ha davvero solo dell’offensivo e travalica la dialettica del confronto politico oltre ogni misura. Nel ns. partito, ma neanche all’interno della Lista Alfano, non esistono né burattini né burattinai. Spiace peraltro dover constatare come il presidente si sia auto promosso nel ruolo di signore indiscusso e soprattutto indiscutibile del suo personale feudo di Pedalino. Spiace altresì dover constatare che il principino continui a sorridere all’amministrazione Alfano, mentre continua ad incalzarla su vari fronti, scopiazzando le interrogazioni del Pd che produce a iosa e senza alcun spirito di collaborazione ma di mero ricatto e al solo scopo di tenere vivido il suo personalissimo e principesco potere di contrattazione. Tribastone nella sua qualità di presidente della circoscrizione, non ha bisogno di presentare interrogazioni né mozioni né altri strumenti che, nel suo caso, mirano all’esclusiva soddisfazione di avere visibilità giornalistica: Tribastone conosce bene le stanze del palazzo comunale e si è sempre potuto accomodarvi, ottenendo sempre tutto quello che ha chiesto nell’interesse della comunità pedalinese. Poteri speciali a fini personali, favori e prebende non sono mai stati contemplati, purtroppo per lui, da questa amministrazione: se ne faccia una ragione! Infine , il principino con le sue esternazioni dal sapore “vagamente impegnato politicamente”, forse perché per lui fa figo, questa volta l’ha fatta grossa e riceverà riposte politiche nelle sedi opportune. Questo attacco è l’ennesima dimostrazione che Tribastone vorrebbe intraprendere un cammino tutto personale al di fuori delle alleanze che fin qui lo hanno sorretto in Consiglio. Riteniamo pertanto che poiché il presidente prende ufficialmente le distanze dai sottoscritti Consiglieri, che lo hanno eletto alla carica che oggi riveste in virtù dei propri voti e non in virtù di un’elezione popolare, non possiamo fare altro che aiutarlo nel suo intento di scostamento dalla nostra azione politica amministrativa per Pedalino e , dunque, chiediamo e pretendiamo le dimissioni di Tribastone”.

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