Muore all’Ospedale Maggiore. I familiari di una donna pozzallese spaccano vetri, sedie e porte

Una donna pozzallese di 58 anni muore all’Ospedale Maggiore di Modica nella notte tra il 4 ed il 5 agosto scorso e la vicenda assurge agli onori della cronaca giudiziaria. I parenti, chiedono giustizia. Alla fine dello
scorso mese di giugno, la signora viene ricoverata presso il nosocomio di Via Aldo Moro e dopo qualche giorno viene dimessa. Passano circa sette giorni e viene ancora ricovera, stavolta in Rianimazione, dove rimane per circa due settimane. Le sue condizioni migliorano notevolmente per cui viene deciso liberare il posto della Divisione e indirizzarla in altra unità operativa. Risulta che la vittima negli ultimi mesi, era stata ricoverata più volte. Alla notizia del decesso, i familiari(la donna aveva otto figli) sono andati in escandescenze spaccando quanto si trovava sul posto, dalle sedie ai vetri alle porte, procurandosi, peraltro, delle ferite. Poi se la sono presa con il medico di turno e con il personale infermieristico che a questo punto hanno deciso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Una vicenda che, pare, non debba chiudersi entro i limiti dell’ospedale. I parenti sembrano intenzionati ad andare avanti ma è possibile che pure
l’Asp decida di agire per i danni subiti e le minacce profuse nei confronti dei loro operatori. La donna era stata trasportata nella Divisione di Infettivologia. Per sedare gli animi sono intervenuti gli agenti del Commissariato, ma la Procura della Repubblica pare abbia aperto un fascicolo sul caso. Come si diceva, non appena è stato
comunicato il suo decesso, i parenti sonoandati in escandescenze ed uno, addirittura, ha preso a colpire la porta che consente di accedere nella divisione a testate. Poi hanno inveito contro il personale di servizio.

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