Il vicesindaco di Modica, Enzo Scarso, fedelissimo di Riccardo Minardo, è pronto a dimettersi.
«Ho offerto la mia delega al leader del partito perché non voglio vivacchiare e non voglio bruciarmi sull’altare della politica. Abbiamo svolto tanto lavoro, ci siami impegnati da persone perbene, ma mi rendo conto che la città non percepisce la nostra fatica. Non diamo segnali, non ci stiamo distinguendo in nulla di particolare ed allora meglio fare un passo indietro».
«Abbiamo sempre detto da principio – ricorda – che bisognava fare delle scelte all’inizio della legislatura, incidere nei nodi strutturali, operare scelte impopolari e poi trarre i benefici nella fase finale. Siamo arrivati con un ente con l’acqua alla gola, strutturalmente deficitario e lo siamo ancora nonostante abbiamo recuperato molto, abbiamo pagato solo nell’ultimo anno quasi cinque milioni di debiti fuori bilancio. Paradossalmente questo non ci ha giovato perché siamo rimasti strutturalmente deficitari, non possiamo contrarre mutui, abbiamo margini di spesa esigui, se non inesistenti. Se avessimo fatto scelte precise, se avessimo inciso sul personale ci troveremmo oggi in una condizione diversa. A chi serve andare avanti così? Non a me o a quanti vogliono operare per il bene della città, fornire servizi, dare risposte. Ci sarebbero volute scelte impopolari che non ci sono state, sulle quali ancora discutiamo ma , ahimè, siamo a metà legislatura, discutiamo ancora e tra quattro mesi ci vorrà un nuovo bilancio. Chiedo a tutti coraggio, di superare posizioni rigide, ed accelerare. Altrimenti tutti a casa». Non è stato solo Enzo Scarso ad offrire al partito le deleghe, ma anche gli altri due assessori autonomisti, Silvio Iabichella e Giorgio Cerruto. Riccardo Minardo ha detto loro di pazientare perché l’argomento deleghe sarà oggetto di un confronto con Buscema ed il Pd.
Enzo Scarso e gli assessori Mpa rassegnano le dimissioni a Riccardo Minardo. Modica, venti di crisi su palazzo San Domenico
- Settembre 2, 2010
- 10:17 pm
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