Regolamento cottimo-appalto a Vittoria CNA, Santocono: “Sei anni di attese e ancora niente”

“Da sei anni le piccole e medie imprese del nostro territorio attendono il nuovo regolamento per l’affidamento in economia di lavori cottimo-appalto, forniture e servizi con relativo aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia del Comune. Già nel dicembre scorso, durante una partecipata assemblea e in un clima di serenità e collaborazione, la Cna aveva chiesto all’Amministrazione e al presidente del Consiglio comunale di tenere in forte considerazione questa richiesta che veniva dalle imprese locali. Ma non è ancora accaduto niente”.
Torna a battere su un tasto molto sentito dalle imprese il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono che, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, ricostruisce tutto l’iter relativo ad una spinosa vicenda che non si è ancora inteso sbloccare.
“Nei mesi a seguire – continua Santocono – ci siamo appellati più volte al Consiglio comunale e nel luglio scorso, in un incontro nella nostra sede con i capigruppo delle forze politiche presenti in aula, abbiamo registrato la loro piena convergenza sulla nostra richiesta. Nella seduta del Consiglio comunale del 15 luglio scorso erano stati approvati i primi articoli sui 55 complessivi del regolamento. Nella seduta successiva del 2 agosto l’atto doveva essere approvato ma non ci fu il numero legale. Dopo di che l’argomento è scomparso, non si sa più nulla, tutto tace”.
“Nel frattempo – aggiunge Stracquadanio – dal dicembre 2009 ad oggi, il Comune ha appaltato lavori per 2 milioni e 700 mila euro circa. Oltre 2 milioni sono stati aggiudicati a ditte che hanno sede a Mussomeli, Favara, Gangi, Ragusa, Catania”.
“Non è nostra intenzione polemizzare – continua il presidente Santocono – accendere scontri o animare la suscettibilità della nostra classe politica. Vogliamo solo capire se le istituzioni di questa città (Amministrazione e Consiglio comunale) ritengono utile approvare e rendere esecutivo un regolamento dimostrando così vicinanza alle esigenze delle imprese locali oppure intendono continuare a perdere ancora tempo”.

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