Polizia Stradale. Due società di Comiso denunciate per bancarotta, falso e sottrazione di cose sequestrate

Continua l’attività di controllo nel mondo dell’autotrasporto, su direttive del Comandante provinciale Commissario Capo Gaetano Di Mauro, da parte degli uffici di polizia stradale di Ragusa e di Vittoria, che nei giorni scorsi ha portato alla denuncia alla Procura di Ragusa dei titolari di due società del comisano, per i reati di bancarotta fraudolenta, falso e sottrazione di cose sottoposte a sequestro.
In particolare, personale del Distaccamento di Vittoria, durante una esibizione documenti presso quegli uffici da parte di un dipendente di una delle due società, si accorgeva che nei libretti di circolazione vi erano apposti dei tagliandi di revisione, apparentemente regolari, tanto da aver passato indenni vari controlli nel territorio italiano, ma che, nel codice identificativo dell’ufficio della Motorizzazione, recavano uno “zero” in meno del reale codice che identifica correttamente l’ufficio di Ragusa.
Gli immediati controlli effettuati nei database della Motorizzazione confermavano che in effetti i tagliandi erano falsi, per cui venivano sottoposti in sequestro i documenti esibiti.
Le successive indagini facevano emergere che il titolare della ditta, per sfuggire ad un provvedimento di fallimento del Tribunale di Ragusa, aveva dapprima intestato fittiziamente la società ad una giovane disoccupata, che aveva acquistato la società (con sede e mezzi) con atto notarile per un importo di euro 10.000 e, successivamente, con atti privati registrati presso altro notaio, aveva trasferito i mezzi alla società di uno stretto parente, senza alcuna reale transazione economica.
Il tutto senza aver comunicato al PRA il passaggio dei beni, in violazione del codice della strada, e soprattutto alla Motorizzazione il passaggio di proprietà alla giovane, che, non possedendo i requisiti tecnici, avrebbe comportato la cancellazione della ditta dall’Albo degli autotrasportatori e l’inibizione dell’attività.
Gli accertamenti espletati hanno così consentito di verificare che i mezzi sono stati in realtà sempre nella materiale del titolare della ditta fallita e del parente, titolare di un’altra società di autotrasporti.
E’ emerso inoltre che altri sei mezzi pesanti avevano il tagliando di revisione falsificato.
I titolari delle società sono stati, pertanto, denunciati per i reati sopra descritti e sanzionati con 45 verbali relativi a violazioni del codice della strada per un importo complessivo di 40.000 euro, in quanto avevano circolato con veicoli senza la prescritta registrazione del passaggio di proprietà.

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