BILANCIO PREVISIONE DEL COMUNE DI MODICA. IDEE, PROPOSTE. IL GIUDIZIO DELLA CAMERA DEL LAVORO, LE LUCI E LE OMBRE

Il Bilancio di previsione 2010 che approda in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione presenta luci e ombre. Questo quanto sostiene il segretario della Camera del Lavoro, Nicola Colombo, intervenendo sul dibattito riguardante lo strumento finanziario. “Le ombre, innanzitutto, dovute al grave ritardo che si registra nei tempi di stesura dello strumento finanziario dell’Ente – spiega Colombo – al mancato obiettivo della partecipazione di cittadini, associazioni, forze sociali ed imprenditoriali nella fase di stesura di Bilancio; alla persistente assenza di una relazione politica allegata alla formulazione delle proposte avanzate. Le luci, in primo luogo, derivate dalla presenza per la prima volta di una relazione tecnica esplicativa; dalla lettura delle cifre comparate rispetto ai trascorsi esercizi finanziari; da una più trasparente indicazione delle singole poste di Bilancio tale da far ritenere plausibili le voci in entrate e credibili le voci in uscita”. Sul faticoso e alle volte intricato iter burocratico che ha portato allo schema di Bilancio approvato dalla Giunta Comunale, senza dubbio ha pesato l’estenuante “contrattazione “ che le forze di maggioranza hanno sostenuto prima di arrivare ad una sintesi di mediazione e di compromesso. “Tali estenuanti tempi – aggiunge il sindacalista – hanno di fatto impedito un vero, ampio, partecipato confronto con la Città e con tutte le istanze politiche e sociali presenti nel territorio. Ciò ha comportato il mancato arricchimento del dibattito sullo strumento finanziario, rimanendo preclusa a priori qualsiasi proposta migliorativa che l’Amministrazione Comunale avrebbe avuto l’obbligo di recepire e fare propria. Compensa tuttavia tale grave lacuna la consapevolezza dimostrata dalla Amministrazione Comunale nella scelta strategica di affrontare con realistico equilibrio e con parsimonia l’azione di risanamento economico – finanziario dell’Ente, rinunciando ad azioni draconiane di macelleria sociale, in una visione tutta ragionieristica e men che politica del modo di affrontare la questione del pesantissimo stato delle Casse Comunali”.
La Camera del Lavoro – nel ribadire il rammarico del mancato coinvolgimento insieme alla Città per la stesura del Bilancio di previsione partecipato ritiene, in ogni modo, la strada giusta che, appena imboccata, va perseguita ed incoraggiata secondo i dettami del risparmio parsimonioso, dell’equità fiscale e sociale, della rinuncia alla macelleria sociale.
Attendiamo alla prova dei fatti l’Amministrazione Comunale che – all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione 2010 e delle immediate modifiche per l’assestamento di bilancio – è chiamata a dare un significativo segnale di apertura al dialogo e alla concertazione a partire dal Bilancio di previsione 2011 da porre in essere nei prossimi mesi e da portare all’attenzione dei soggetti interessati al bene comune e al progresso economico sociale civile del territorio”.

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