Il resoconto che segue potrebbe aiutare a capire certi meccanismi del bilancio legati al disavanzo di amministrazione, ai debiti fuori bilancio, ai residui attivi e passivi, alla distinzione tra cassa e competenza. “Forse venendo a conoscenza di questi dati si può esprimere un giudizio più obiettivo sul lavoro che stanno facendo anzitutto il Sindaco e l’Assessore Peppe Sammito – dice il movimento politico Una Nuova Prospettiva – e nello stesso tempo si possono meglio cogliere le responsabilità della passata amministrazione.
Proviamo a rendere in maniera quanto più semplice possibile il significato di alcuni termini e, contestualmente, a dare la spiegazione della situazione finanziaria dell’Ente”.
DEBITI FUORI BILANCIO.
Si tratta di spese attivate irregolarmente senza assunzione preventiva di impegno di spesa o comunque in maniera difforme dalle regole stabilite per l’effettuazione delle spese, o per le quali non era possibile effettuare la necessaria previsione in bilancio in quanto derivanti da eventi straordinari ed imprevisti. Il comma 1 dell’art. 194 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) stabilisce che …gli Enti locali riconoscano la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: a) sentenze esecutive; ….; e) acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’art. 191, nei limiti accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’Ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.
Il collegio dei revisori, nella relazione sul rendiconto 2009, sottolinea che i debiti fuori bilancio costituiscono un pericoloso fenomeno di indebitamento sommerso che non consente la possibilità di innescare un processo di gestione corrente equilibrato e virtuoso nel risanamento di un Ente strutturalmente deficitario, inficiando in tal modo la possibilità di un’oculata attività di programmazione. E’ una realtà di cui non si ha contezza dell’entità e che letteralmente ingessa i lavori degli uffici in quanto i dirigenti dei vari settori coinvolti, trovandosi di fronte ad una sentenza esecutiva devono immediatamente, pena commissariamento, con l’aggravio di ulteriori costi, reperire le risorse necessarie per far fronte al debito e rendere conto alla Corte dei Conti.
Questo Consiglio Comunale dall’atto del suo insediamento, avvenuto nel luglio 2008, ha riconosciuto, di norma con l’astensione o il voto contrario di UDC e PDL (cioè di buona parte di coloro che hanno creato questi debiti), debiti fuori bilancio per circa 10 milioni di €, così distribuiti: € 2.293.904,19 nel 2008, € 4.092.828,26 nel 2009, € 3.309.980 sino al 9/7/2010.
Tra i debiti fuori bilancio troviamo spese ampiamente prevedibili, come ad es. quelle relative alla fornitura di energia elettrica (€ 1.354.150 per il solo 2006), alla Telecom (1.518.530,97 per gli anni 2006 e 2007) o alle quote di adesione all’Ato Ambiente; altre si riferiscono a forniture varie, manifestazioni folkloristiche, e così via.
Sono risorse prelevate dalle casse comunali che, avendole a disposizione, si sarebbero potute utilizzare per asfaltare strade, riparare perdite idriche, effettuare manutenzioni varie.
RESIDUI ATTIVI.
Sono somme che il Comune a vario titolo (Tarsu, acqua, Ici, sanzioni, canoni, trasferimenti,…) deve percepire. Distinguiamo tra residui relativi agli anni pregressi e residui attivi di competenza, che si riferiscono all’anno di esercizio, in questo caso il 2009.
I residui attivi del Comune di Modica relativi agli anni pregressi ammontavano, al 1/1/2009, ad € 110.119.300,73 e di questi ne sono stati riscossi € 19.385.131,98; per quanto riguarda la competenza (cioè le entrate relative al 2009) degli € 67.058.478,89 ne sono stati riscossi € 44.763.780,99. Pertanto nel 2009 sono stati riscossi € 64.148.912,97 e ne rimangono da riscuotere 113.028.867,65, che andranno a costituire i residui attivi.
Giova ricordare che perché una posta risulti iscritta in entrata nel bilancio, deve essere supportata di un titolo giuridico in grado di rendere il credito certo ed esigibile. Pertanto se metto in entrata somme che non potranno mai essere riscosse creo debiti, perché a fronte di entrate fittizie vi sono spese reali.
RESIDUI PASSIVI.
Sono tutte le somme (note) che il Comune deve, a vario titolo, pagare. Sussiste l’analoga distinzione fatta per i residui attivi. Nel 2009 sono stati effettuati pagamenti per 27.604.457,70 eurorelativi ai residui e per 36.544.455,27 euro per la competenza. Rimangono 90.734.168,75 euro di residui passivi a cui bisogna aggiungere 30.513.544,73 euro per la competenza 2009, per un totale di 131.330.608,41 euro di residui passivi.
AVANZO O DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE.
È dato dalla differenza tra il totale residui attivi e quello dei residui passivi in caso di avanzo, dal viceversa in caso di disavanzo. Se si tiene conto che il 1° Gennaio 2009 vi era un fondo cassa di € 3.764,33, il grosso macigno del disavanzo di amministrazione ammonta a € 18.297.994,03.
Il trend storico del disavanzo di amministrazione degli ultimi anni è il seguente:
ANNO 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
DISAVANZO 0 0 989.650,88 687.332,52 21.306.509 21.811.725,52 18.297.994,03
Tra il 2006 e il 2007 si rileva una enorme differenza che è facilmente spiegabile. Infatti nel 2008 l’ex sindaco Torchi si dimette per candidarsi alle regionali e il bilancio viene preso in mano a giugno dal commissario straordinario inviato dalla Regione, che in prima battuta evidenzia un disavanzo di circa 14 milioni. Ovvero comincia ad emergere il disastro dei conti che viene poi ulteriormente acclarato dall’amministrazione Buscema, che chiude a settembre il bilancio consuntivo con un disavanzo di 21 milioni. Modica si trasforma perciò da comune “virtuoso”, come lo definiva l’allora assessore Drago, a comune “strutturalmente deficitario”, che non è un’invenzione dell’amministrazione Buscema, ma la definizione che deriva dalla legge.
Relativamente al bilancio 2009 si riportano di seguito alcuni passaggi della relazione dell’Assessore Sammito:
“ Il problema serio rimane il disavanzo di amministrazione. Sono stati rimodulati i residui attivi che hanno portato via alcuni milioni di euro che erano insussistenti, procurando un risultato negativo nel bilanciamento con i residui passivi e assicurando un recupero di 3 milioni di euro sul disavanzo. Nel 2009 non si è creato disavanzo ma, tuttavia, il comune è strutturalmente deficitario perché c’è un disavanzo di amministrazione dovuto ai residui passivi che sono più dei residui attivi, costituendo ad oggi la differenza di un «delta negativo» di 18 milioni di euro.
A fine 2009 il disavanzo ammontava a 18 milioni e 200 mila euro. Già nel 2008 il trend di recupero del disavanzo era evidente, e oggi si registra un calo di 3 milioni di euro. Questo è il segnale di un’inversione di tendenza. Hanno contribuito a questo risultato spese effettuate dall’ente per riconoscimento di debiti fuori bilancio, nell’ordine di 4 milioni di euro. Il conto consuntivo presenta oggi un pareggio finanziario. Se non ci fosse stata la necessità di coprire i debiti fuori bilancio, lo strumento finanziario avrebbe registrato un avanzo di 4 milioni di euro, che sarebbero serviti a diminuire il disavanzo per altri 4 milioni, oppure a procedere con investimenti essenziali per la città.”
Dalla relazione n.16/2010 della Corte dei Conti nazionale
(http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_autonomie/2010/Delibera_n._16_2010_e_relazione.pdf) si rileva che per l’esercizio 2008, è emerso che i Comuni d’Italia che hanno chiuso il consuntivo con un disavanzo di amministrazione sono stati 82 (63 nel 2007) di cui 42 per il primo anno…. L’ammontare complessivo dello squilibrio effettivo raggiunge quasi i 158,500 milioni di euro a fronte degli oltre 132 milioni di euro dell’anno precedente. L’incidenza media sulle entrate correnti di competenza è del 14,22%, con punte di oltre il 70%.(prospetto n.1).
Quindi, a differenza di quello che vorrebbero far credere gli ex amminitratori, con Torchi in testa, su un totale di circa 8.000 comuni, solo l’1% presenta un disavanzo di amministrazione ed il comune con il maggior disavanzo è MODICA (pag. 340 della suddetta relazione) che viene prima di Foggia, Alessandria, Caserta, presentando oltre il 13% del disavanzo totale (tutti gli 82 comuni messi insieme cumulano un disavanzo di 158,500 milioni e Modica da solo ha 21 milioni di euro).
Torchi & co. non hanno mai fatto un manifesto per dirci di questo primato!!!
PATRIMONIO IMMOBILIARE.
È costituito dall’insieme di tutti i beni (terreni, case, palazzi, strutture varie) di cui il Comune è proprietario. Il disavanzo dovrà essere coperto con la vendita di alcuni di questi beni (più esattamente viene coperto con il cosiddetto plusvalore dell’immobile, pari alla differenza tra il valore attuale ed il valore originario). Ciò pone il problema dell’inventario aggiornato (l’ultimo risaliva al 2003) e della relativa valorizzazione del patrimonio e di immettere nel mercato beni appetibili (molte aste sono andate deserte facendo così abbassare il prezzo originario).
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Giovedì 2 Settembre è stato approvato, dopo circa 5 ore di dibattito, il piano di valorizzazione del patrimonio del Comune. Tra i beni inseriti vi sono diverse scuole periferiche, la scuola di Santa Marta, l’Asilo Antoniano, il campo di tennis di Marina di Modica, l’albergo dei poveri a Modica Alta, l’ex foro boario, la villetta di via silla, la struttura geodetica di via Fabrizio, e così via.
“È la triste immagine di un ente che – continua Una Nuova Prospettiva -, ridotto sull’orlo del fallimento, è costretto a svendere anche i gioielli di famiglia. Altri immobili, come ad es. lo stadio V. Barone ed il Palascherma, sono stati pignorati, altri ancora, rivestendo un interesse culturale, richiedono una specifica autorizzazione del competente Assessorato Regionale.
È chiaro che l’Amministrazione cercherà di evitare che alcuni immobili inseriti nell’elenco dei beni alienabili, vengano dismessi, continuando, così come riconosciuto recentemente dalla Commissione finanza Enti locali, dalla Corte dei Conti e dal Collegio dei Revisori, che “il Comune di Modica ha iniziato un percorso virtuoso di risanamento della propria situazione finanziaria”.
I bilanci di previsione 2010 e consuntivo 2009 sono stati approvati nella seduta del Consiglio di Giovedì 9 Settembre.