Modica: Il grande successo di Antonio Modica e i Mohac Music Machine al “Bar Sicilia”

Che Antonio Modica sia maturato musicalmente, mantenendo immutata la sua straordinaria capacità di “tenere il palco” è oramai noto, così come è noto che i Mohac Music Machine raggruppi musicisti di primo piano e bravi a sostenere, stimolare e seguire “the voice”. E’ noto anche che quando si esibiscono, riescono a richiamare tanto pubblico, coinvolgendo in un coacervo di emozioni che solamente le sette note, messe magistralmente in sequenza, riescono a dare. La “magia” si è ripetuta, ancora una volta, domenica sera in corso Umberto. Ma non in piazza Matteotti né su un palco dalle mille luci e dalla scenografia accurata. Il “cuore” del centro storico modicano si è spostato, per una sera, nella parte bassa del corso Umberto, a pochi metri dalla fontana Cellini, trasformata finanche in spiazzo dove accompagnare col ballo la musica e la voce di Antonio Modica. Il concerto del “folletto” modicano, che ha concluso domenica sera la stagione delle esibizioni estive, si è infatti svolto dinanzi il Bar Sicilia, proprio perché organizzato e promosso da questo. “E’ oramai tradizione – dice Riccardo Di Rosa, uno dei titolari di Bar Sicilia – chiudere la nostra “stagione” dei concerti, con Antonio. E’ un amico e poi soprattutto – dice con piena sincerità -. riesce a trascinarci tutti quanti con la sua voce e con la musica dei Mohac Music Machine”. Gli applausi, tanti, durante i brani e dopo il finale, non sono andati solo a chi si è esibito (brava anche Claudia D’Angelo, spalla femminile di Antonio Modica), ma anche al Bar Sicilia, che nel corso dei mesi estivi, già da anni, organizza tutta una serie di concerti che ravvivano la parte finale del corso Umberto. Laddove gli enti pubblici non arrivano, è il privato che deve farsi carico di attivare processi virtuosi di intrattenimento. Una città è viva quando vivi sono anche i suoi protagonisti attivi. All’ente pubblico il compito di stimolare, ai privati quello di recepirli, sbracciarsi le maniche e promuovere, loro sponte, iniziative che possano sopperire. Per il bene della città e nell’interesse collettivo.

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