Cisl: “La polizia penitenziaria di Ragusa opera in condizioni intolleranti”

Le condizioni di lavoro del Reparto di polizia penitenziaria di Ragusa, sono giunte veramente al limite della tolleranza. Un compito istituzionale fondamentale per la sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini, quello di garantire l’esecuzione penale di coloro che delinquono, gravemente ignorato dagli organi governativi competenti. “Una gravissima carenza di organico su base regionale – dice il segretario generale provinciale, della Fns Cisl, Biagio Carrieri – oltre che nazionale, costringe gli operatori di polizia a svolgere turni di servizio pesanti, stressanti e privi della necessaria sicurezza per l’incolumità personale degli agenti e dell’intero penitenziario. Gli ultimi due anni di Governo si sono caratterizzati per le reiterate promesse di assunzione di almeno 2000 nuovi agenti e della costruzione di nuovi penitenziari, proclami sino ad oggi totalmente disattesi. Tale grave condizione lavorativa è ancor di più avvalorata dal fatto che, oggi, nemmeno il pagamento del lavoro straordinario è garantito presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Gli uomini e le donne della polizia penitenziaria di Ragusa, coadiuvati dalla segreteria provinciale Fns Cisl, metteranno in atto, sin da subito, ogni iniziativa consentita affinché tale assurda situazione possa, una volta per tutte, trovare le necessarie iniziative risolutive a tutti i livelli istituzionali”.

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