Intervento dell’UdC di Vittoria sulla “Truffa del pomodorino

Le recenti operazioni portate a termine dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Ragusa, che naturalmente si prestano a ricevere il plauso da tutti, sono la dimostrazione che è ancora possibile sperare in un Paese normale. Un Paese dove i delinquenti vengano individuati e puniti per mantenere sana quella parte di società ancora integra ( e siamo sicuri che è la parte preponderante). Simili reati sono anche spia del fatto che la crisi diffusa fa prendere, ad alcuni operatori senza scrupoli, delle scorciatoie che, però, si ripercuotono sull’immagine di un territorio che vede compromessa la propria credibilità e, quindi, si ripercuotono negativamente sull’economia di quel territorio. Manco a farlo apposta, in questi stessi giorni l’Istat pubblica dati sconfortanti sull’agricoltura di qualità “made in Sicily”, che mettono in risalto la diminuzione dei produttori di qualità (-4,1% sull’anno scorso) in controtendenza rispetto al resto dell’Italia e del meridione.
“Abbiamo voglia – dicono Salvo Barrano, Commissario UdC e Carmelo Criscione, Responsabile dei Problemi dell’agricoltura UdC Vittoria – di fare sit-in davanti al Mercato ortofrutticolo! I problemi con i quali ci confrontiamo sono molto più grossi.
Forse, la cosa della quale non ci si è subito resi conto, è, da un lato, che una simile operazione agisce da deterrente a quella sorta di impunità alla quale i delinquenti ma anche il comune cittadino si erano abituati, dall’altro che questi episodi ( dall’agro-pirateria alla coltivazione di marijuana, per continuare con lo sfruttamento di lavoro nero e con la mancanza delle essenziali misure di sicurezza nelle aziende agricole) sono conseguenza ( non giustificabile ma ampiamente prevedibile) delle dissennate politiche agricole di questi ultimi anni, sia a livello nazionale [completo asservimento del governo ai diktat della Lega anche in campo agricolo, come il provvedimento che ha permesso a pochi allevatori (guarda caso del nord) di rinviare il pagamento delle multe-latte, che ci porterà a sicure sanzioni da parte della Comunità Europea che, quindi, pagheremo tutti, e per le quali il Superministro Tremonti riesce una volta tanto a non tagliare ma, anzi, riesce a trovare i soldi], sia a livello regionale, ancora più colpevole perché, in tempi di federalismo, le politiche locali sono e saranno quelle che ci riguarderanno sempre più direttamente. La Regione Siciliana si appresta ad avere il 4° governo in 2 anni, probabilmente avrà per la quarta volta assessori diversi, abbiamo già assistito ad una girandola di funzionari che ha paralizzato gli uffici della Regione in un momento in cui gli enti istituzionali, vista la grave crisi economica imperante, dovrebbero essere più efficienti e, soprattutto, in un periodo in cui si devono portare avanti i bandi dei vari Fondi europei che, alla luce di quanto sta accadendo, in gran parte verranno persi. Per non parlare di quelle poche leggi fatte per il mondo agricolo che vengono puntualmente disattese ( come, nell’ultima Finanziaria regionale, i provvedimenti per aumentare( anzi iniziare) i controlli delle merci agricole in entrata dai paesi extra-europei.
L’intervento delle Forze dell’Ordine si inquadra, allora, in un’ottica di giusta repressione degli atti delinquenziali che, quando riguardano il tessuto economico di un comprensorio, si riflettono anche sul piano di ristabilire la libera concorrenza tra le aziende agricole che non si possono più permettere, non solo di avere contro le classi di governo ( nazionale e regionale), ma anche di subire una concorrenza sleale da parte di nazioni extra-comunitarie,che già avviene sui mercati nazionali ed internazionali quando è dichiarata, figuriamoci quando si configura la truffa, spacciando per siciliani prodotti di altre provenienze.
Si richiama, allora, l’attenzione sul comparto agricolo perché le aziende vengano messe nelle condizioni di non delinquere, prevenendo l’agro-pirateria con i controlli alle merci in entrata; prevenendo la piaga del lavoro nero ripristinando il provvedimento di fiscalizzazione degli oneri sociali ( dal 1° agosto sono raddoppiati i contributi che si pagano per l’assunzione dei lavoratori agricoli) perché il più delle volte si evade per non fare saltare i conti economici delle aziende; prevenendo il disattendimento delle norme di sicurezza con la sburocratizzazione di tanti provvedimenti inattuabili. In sostanza, è giusto che lo Stato sia presente per il controllo del territorio, ma deve essere ancora più presente nella prevenzione”!

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