Da oggi, il sabato, il postino non busserà. Programma sperimentale anche a Modica, Ragusa e Vittoria

Da oggi il postino non busserà più, nemmeno una volta. Le Poste Italiane rivoluzionano il recapito: settimana corta e turni fino a sera. Raccomandate e telegrammi arriveranno su richiesta. La firma dell’accordo con le organizzazioni sindacali introduce il nuovo orario di lavoro per 35 mila portalettere chiamati a smistare un volume di corrispondenza pari a sei miliardi di “pezzi” l’anno. Il nuovo corso si sperimenterà a partire da oggi per un paio di settimane(ma sicuramente sarà mantenuto)in una decina di località distribuite da Sud a Nord: Modica, Ragusa e Vittoria, in provincia(Ragusa è stata inserita all’ultimo momento); Fabriano nelle Marche; Prato in Toscana, il
quartiere Bravetta a Roma; Boario e Lovere in Lombardia; Caluso in Piemonte. Un rodaggio indispensabile per la messa a punto del modello organizzativo che sarà poi esteso in vista della completa liberalizzazione del mercato, in vigore dal 1° gennaio 2011. L’obiettivo è un servizio postale a misura di utente, con le raccomandate che arrivano a casa o in ufficio nel giorno e all’orario concordato, così come i telegrammi, il messo notificatore e il ritiro a domicilio. Cambiano le priorità delle Poste, insomma, anche se l’Italia continua a rimanere fedele al telegramma: se ne spediscono 12 milioni e mezzo l’anno. Record indiscusso in ambito europeo. La scelta di interessare anche Ragusa, nel territorio ibleo(in un primo momento erano state individuate solo Modica e Vittoria, deriverebbe dal fatto che la corrispondenza confuisce tutta al centro di smistamento del capoluogo ibleo da dove parte per Modica e Vittoria, per cui sarebbe stato inopportuno limitare alle due sole città la sperimentazione.

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