Modica. Sit in di protesta dei precari della sanità. Incontro fugace con l’assessore Russo

L’avevano annunciato e l’hanno fatto. L’occasione dell’inaugurazione del reparto “Hospice” all’Ospedale Maggiore, ha dato modo ai lavoratori precari dell’Asp per l’annunciato un sit in di protesta davanti al nosocomio. Hanno atteso l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, prima davanti all’ingresso principale del nosocomio, poi presso la sala riunioni, con cartelli provocatori a iosa. “Stimolato” dall’on. Riccardo Minardo, che lo accompagnava, l’assessore si è fermato all’esterno per un confronto con gli interessati. E’ stato il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, a chiedere la revisione della pianta organica. “La invitiamo – ha detto il sindacalista – a prestare attenzione al documento che andrete ad approvare a Palermo. Ci sono di mezzo tanti posti di lavoro. Secondo noi questi provvedimenti metteranno in difficoltà l’Asp sul fronte assistenziale. C’è un forte ritardo nell’attuazione dell’attività territoriale che impatta con la progressiva deospedalizzazione, non compensata con l’implementazione dei servizi territoriali, il peggioramento dell’offerta sanitaria, con ricadute sui cittadini e sugli operatori” La stabilizzazione del personale precario da anni impegnato nelle attività dell’Asp ed il recupero dei fondi contrattuali scippati ai lavoratori ( i lavoratori dell’Asp di Ragusa sono i peggio pagati d’Italia) sono stati gli altri punti sottoposti a Russo. “Prendo impegno ufficiale – ha replicato l’assessore – di valutare attentamente la situazione che mi avete esposto. La pianta organica che ci è stata proposta dall’Asp deve ancora essere visionata ed approvata. Noi non vogliamo licenziare. Ci saranno dei concorsi per oltre 2 mila posti. Oggi il problema non è salvaguardare il posto a Modica o a Ragusa, il problema è salvaguardare il posto di lavoro”. Intorno alle 17 è stato inaugurato l’Hospice destinato a 10 malati terminali che saranno collocati già da oggi, compreso un malato terminale di aids. “Non ci sarà il classico taglio del nastro – ha spiegato il direttore sanitario e responsabile della struttura, Piero Bonomo – per rispetto di coloro che saranno ricoverati nella divisione”. In realtà, se non fosse una struttura “triste”, come l’ha definita ieri qualcuno, si tratterebbe di un reparto moderno, accogliente e funzionale.

foto R.C. tutti i diritti sono riservati

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