Dopo il sit in all’Ospedale Maggiore di Modica. Russo disponibile a ridiscutere la dotazione organica dell’Asp

L’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha mantenuto le promesse fatte lo scorso 20 settembre a Modica, quando era in corso il sit in dei lavoratori precari dell’Asp davanti all’Ospedale Maggiore, manifestando la volontà politica di riaprire la trattativa riguardante il personale sanitario e più specificatamente la dotazione organica. Lo ha fatto nel corso dell’incontro tenutosi a Palermo, concordato proprio al momento della sua presenza a Modica, con la Fp Cgil e la Cgil Medici. Una posizione, quella di Russo, che ha convinto il sindacato a sospendere la manifestazione di protesta programmata per oggi. L’assessore si è detto, come si diceva, disponibile a riaprire la discussione, in particolare sugli atti aziendali e sulla dotazione organica, quindi sul precariato, sulle stabilizzazioni e sulle esternalizzazioni. Nel corso della riunione, che di fatto è stato un tavolo di “raffreddamento” con le organizzazioni sindacali, si è convenuta la necessità di offrire la qualità dei servizi e di avviare urgentemente la Medicina generale del territorio(Pta di Scicli e Comiso) con le giuste risorse e con il necessario personale. La Cgil provinciale, insomma, si mostra abbastanza soddisfatta. A Modica era stato il segretario, Giovanni Avola, ad interloquirecon Russo, e che aveva ribadito la necessità della stabilizzazione del personale precario da anni impegnato nelle attività dell’Asp ed il recupero dei fondi contrattuali “scippati ai lavoratori” (qquelli dell’Asp di Ragusa sono i peggio pagati d’Italia). “Avevamo ragione – dice Salvatore Rando, rappresentante della Rsu Cgil all’Ospedale Maggiore – che i parametri imposti non funzionavano poiché il personale era ridimensionato. A questo punto mi preme sollecitareil direttore generale dell’Asp ad indire i concorsi per primario nelle divisioni di Chirurgia, Ortopedia, Nefrologia, Cardiologia e Medicina dell’Ospedale Maggiore, affinchè si possa offrire alla gente la qualità dei servizi attraverso professionisti che vantino curriculum particolarmente necessari e non scelti attraverso le tessere di partito.”