CONSIGLIERE MIGLIORE (PdL): MODICA, LA REPUBBLICA DELLE BANANE A TUTTI I LIVELLI

Il consigliere comunale, Giovanni Migliore, multato perchè la sua autovettura era in divieto di sosta. Ora vuole conto e ragione. “Anche i cittadini meno vicini al Palazzo ed a ciò che in esso accade – lamenta – sapranno che gli Assessori ed i Consiglieri comunali della nostra città, così come è consuetudine in tutte le altre città, godono di un’autorizzazione a poter sostare in prossimità del Comune, per agevolare il loro ingresso nel Palazzo, senza le tribolazioni che implica la mancanza di parcheggi nell’area vicina. Tale autorizzazione è opportunamente regolamentata dal rilascio d’un pass nel quale è prevista la via ed i numeri civici entro i quali lo stesso ha validità”.
Questo permesso è stato rilasciato dagli uffici preposti previa firma del beneficiario che ne attesta l’avvenuta consegna. Se vivessimo in una città nella quale il buonsenso e l’intelligenza non fossero un optional, risulterebbe scontato che le stesse modalità seguite per il rilascio, si sarebbero dovute seguire per la revoca. Modica però costituisce eccezione in tutto, tant’è che ieri, recatomi al Comune per partecipare ad una riunione dei capigruppo del Consiglio comunale, trovo sul parabrezza della mia macchina una contravvenzione per divieto di sosta, in quegli stessi spazi nei quali sono autorizzato a sostare, per effetto d’una revoca alla precedente autorizzazione emessa in data 10 settembre ed imbucata nella casella riservata ai Consiglieri e non come sarebbe stato più opportuno, mediante una diversa modalità che ne facesse prendere immediato atto all’interessato.
Da questo episodio si evince che non solo chi amministra la città, segue le regole dell’improvvisazione, ma anche gli uffici comunali, in questo caso quello della polizia municipale, si adegui a procedure a dir poco singolari. Forse “qualcuno”, si aspetterebbe che il sottoscritto andasse a contestare la contravvenzione e ne ottenesse l’annullamento, creando di fatto quel circolo vizioso, tipico del compromesso o della clientela che detesto ad ogni livello.
Pertanto, contesterò l’accaduto per il metodo seguito e per le contraddizioni ch’esso pone, per una questione di rispetto delle procedure e per la superficialità con la quale si decide su tante questioni.
A motivo di maggiore chiarezza per i cittadini, allego i documenti dai quali emergono contraddizioni, tra cui quello che si scrive sulla contravvenzione e quello che viene riportato sulla comunicazione di revoca e sul pass. Quando suonerà la sveglia nel palazzo e negli uffici di questa città ?

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