Il convento delle Milizie, a monte di Donnalucata, entra nel patrimonio immobiliare del Comune di Scicli. La vicenda della proprietà del bene immobiliare è stata ricostruita in un importante atto deliberativo votato dalla giunta Venticinque nei giorni scorsi. Eccone i punti salienti, riassunti dal sindaco Venticinque e dall’assessore ai beni culturali, Vincenzo Giannone.
Il Comune, nel tempo, ha provveduto alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di culto attraverso l’Opera Maria SS.ma delle Milizie.
Nel 1820 l’Opera Maria SS.ma delle Milizie è stata annessa alla Congregazione di Carità di Scicli.
Con l’incameramento dei beni nel 1867 l’eremo fu preso dallo Stato ma la chiesa e la sacrestia rimasero all’ Opera.
La Congregazione tramite l’Opera continuò a pagare un sacerdote per le messe e a provvedere alle spese della festa e del culto. L’ eremo fu riacquistato da P. Pisani per farne un Convento di frati minori Francescani intorno al 1908 e la chiesa fu data in uso ai Francescani.
Nel 1918 i francescani chiusero il convento cedendo l’eremo all’Opera Pia Busacca, che voleva realizzarvi un ospedale per gli ammalati di tubercolosi e la chiesa ritornò alla Congregazione di Carità.
La Congregazione di Carità dovendo provvedere alle spese dell’Ospedale di Scicli pensò di vendere la chiesa e ne propose l’acquisto al Vescovo di Noto nel 1921. Le trattative rimasero in corso fino al 1942 ma alla fine il vescovo rispose di non avere i soldi per l’acquisto.
La Congregazione di Carità venne soppressa dal fascismo e al suo posto fu istituito l’Ente Comunale di Assistenza, al quale sono state conferite tutte le attribuzioni già assegnate dalla legge alla Congregazione di carità.
Nel 1979 gli enti comunali di assistenza furono soppressi e le relative funzioni furono trasferite ed attribuite ai comuni, subentrando questi in tutti i rapporti attivi
e passivi e, segnatamente, per quel che riguarda il patrimonio degli enti medesimi lo stesso fu trasferito ai comuni.
La legge regionale 1/79, in materia di beni culturali, attribuì ai Comuni la competenza a formulare proposte per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, a promuovere iniziative per valorizzare, individuare ed acquistare i beni medesimi…nonché le competenze in materia di interventi per la promozione culturale e l’educazione permanente concernenti: a) l’ampliamento, il completamento, il riattamento, le attrezzature di locali adibiti o da adibirsi a biblioteche, musei, gallerie di arte e centri di servizio culturale di proprietà dei comuni, nonché per l’acquisto di attrezzature……
E’ perciò acclarato che rientra nel potere e nella competenza propria del Comune di Scicli l’utilizzazione per la finalità dell’Eremo e della chiesa delle Milizie, e riconoscendo la natura del bene di cui trattasi alla categoria dei beni culturali. In passato la Chiesa è stata concessa in uso, per le finalità proprie di culto, alla comunità ecclesiale di Donnalucata, nella persona del sommo Sacerdote Ammatuna Francesco, che ha provveduto ad eseguire i lavori manutentivi necessari, stante lo stato di abbandono in cui versava. Dalla morte del sac. Ammatuna Francesco la Chiesa non è più stata utilizzata per le finalità concesse. Ora entra ufficialmente nel patrimonio immobiliare del Comune.