La protesta dei dipendenti comunale di Modica, aderenti alla Cisl. La Cgil spiega perchè non c’è unitarietà

“La fp Cgil non ha alcun interesse a farsi strumento di separazioni o di contrapposizioni tra sigle sindacali, ha come obiettivo la tutela dei lavoratori e non ambisce, come qualcuno, a determinare e ad alimentare confusione su confusione in un momento certamente non bello del Comune di Modica”. Il segretario del sindacato, Salvatore Terranova, interviene sul sul fatto che l’assemblea dei dipendenti comunali di Modica di giovedì scorso non ha avuto una matrice unitaria è indispensabile. “Per l’amore della verità, – spiega – è necessario dire come stanno le cose. La Cisl ha manifestato la disponibilità di voler fare l’assemblea solo con la CGIL, chiedendo espressamente di escludere la UIL e ha chiarito che se non veniva accettata questa condizione si sarebbe mossa da sola. Il non aver accettato questa pregiudiziale sta alla base dell’assemblea di una sigla soltanto. La CGIL era ed è per una azione unitaria (quindi anche della UIL) in relazione alle problematiche che investono i dipendenti e non ha ritenuto e non ritiene di stare a traino di chi pensa che da lui siano originati il mondo e la vita. La CGIL è per una azione sindacale forte di tutto il sindacato ed è dell’avviso che con l’Amministrazione si debba pervenire, entro un lasso brevissimo di tempo, ad un chiarimento che riguarda sia il metodo delle relazioni sindacali che la qualità degli interventi finalizzati ad evitare che si inanellino ritardi sul pagamento degli stipendi. La CGIL, senza diktat da parte di nessuno, è disponibile al confronto con tutte le altre sigle sindacale sul modello di lotta da adottare al fine di raggiungere incisivamente gli obiettivi che stanno a cuore a tutti i dipendenti: ricevere puntualmente lo stipendio e il risanamento dell’ente, altra condizione da non sottovalutare, dalla quale dipendono non solo i dipendenti dell’ente ma, ci permettiamo di ricordare, anche una buona fetta del tessuto economico del territorio.

Se entro lunedì 11 p.v. non riceverà dall’Amministrazione impegni precisi in ordine ai tempi di pagamento di tutti gli stipendi del 2010 (da agosto a dicembre compresa la tredicesima), la CGIL procederà alla proclamazione dello stato di agitazione e predisporrà un piano di iniziative di lotta con cui intenderà fare una forte pressione, innanzitutto, sulla Giunta comunale, ma anche sugli altri enti sovraordinati (dalla Regione alla Prefettura), affinché intervengano per garantire un quadro di normalità nelle famiglie dei dipendenti e dentro il Comune, perché non è più possibile ed accettabile che si metta a dura prova la sopravvivenza dei già tanti bistrattati operatori comunali che, nonostante tutto, stanno garantendo importanti servizi alla cittadinanza”.

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