I genitori musulmani le vietano di frequentare un ragazzo modicano. Tredicenne ingerisce antidepressivi. E’ in prognosi riservata

E’ ricoverata in prognosi riservata una ragazzina dopo che le avevano vietato di frequentare un coetaneo, del quale si era innamorata. A scoprire il flirt era stato il fratello il quale le ha imposto il divieto ed ha informato i genitori. Da quel momento per una ragazzina extracomunitaria residente da qualche anno a Modica sono cominciati i problemi. Ora è ricoverata in prognosi riservata nella divisione di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore. La giovane, appena tredicenne, negli ultimi tempi frequentava un ragazzo di Modica di qualche anno più grande. Qualche giorno fa di questa storia si è accorto il fratello maggiore che le ha imposto di lasciare il giovane del luogo poiché di religione diversa da quella praticata dalla famiglia extacomunitaria, quella musulmana che, com’è noto, non vede bene questi “accoppiamenti” giacchè la donna “va gestita dagli uomini”. Anche i genitori, venuti a sapere dell’innamoramento della figlia, hanno imposto il divieto assoluto. In preda allo sconforto e alla depressione, la tredicenne ha ingerito lunedì sera degli antidepressivi, pare in quantità notevole. Quando, dopo un po’, ha cominciato a stare molto male ha allarmato i genitori ma oramai una parte delle medicine aveva fatto la sua azione. Trasportata al Pronto Soccorso del nosocomio di Via Aldo Moro, i medici hanno avviato subito i primi interventi per evitare che la situazione si aggravasse. La giovane presentava una depressione respiratoria e per questo è stata subito intubata. E’ stata, quindi, trasferita nella divisione di Rianimazione dove i medici stanno cercando di strapparla alla morte. La prognosi è riservata.

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