Modica. Pd, MpA e Una Nuova Prospettiva contro il Sulsenti di Ato Ambiente

I gruppi consiliari del Pd, MpA e Una Nuova Prospettiva, dopo le dichiarazioni del componente il collegio dei liquidatori dell’ATO Ambiente, Giuseppe Sulsenti, nei confronti del Comune di Modica hanno emesso una nota congiunta riferendosi, in particolare all’affermazione: «Solo in Sicilia è possibile “obbligare” un Ente, come l’ATO Ragusa Ambiente SPA, ad avere rapporti economici con un ente dissestato, consapevole che tutto ciò comporterà il fallimento della società, il dissesto dell’ATO Ragusa Ambiente, l’emergenza rifiuti in provincia di Ragusa (…) Sono estremamente rammaricato del fatto che tutti gli organi sovra comunali di controllo, dai vari assessorati regionali, ognuno per le proprie competenze, alla Corte dei Conti, al Ministero degli Interni, al Ministero dell’Economia, alla Prefettura, seppur informati, nessuno intervenga su un fatto talmente palese ed evidente che creerà una gravissima situazione economica e ambientale in ben dodici comuni ecc ecc»

Pd ed Mpa di Modica ricordano, innanzitutto, “che le discariche site nella provincia sono gestite dall’ATO il quale dovrebbe far conferire nella discarica di Cava dei Modicani i rifiuti di tutti i comuni della provincia e non solo di alcuni, con notevoli aggravi di costi per quelli che ne sono esclusi

– Ricordano altresì che l’ATO ha un ruolo tecnico e non politico. Le affermazioni del dottor Sulsenti esulano dalle competenze del suddetto collegio e fanno il paio con quelle altrettanto fuori luogo e inaccettabili di qualche mese fa del dottor Fulvio Manno, presidente dello stesso collegio dei liquidatori, che dimostrano un accanimento politico e persecutorio da parte del collegio dei liquidatori nei confronti del Comune di Modica

– Stigmatizzano con forza le dichiarazioni del dottor Sulsenti

– Chiedono le dimissioni dell’intero collegio dei liquidatori

– Invitano l’ufficio legale del Comune a verificare se nelle dichiarazioni di Sulsenti si possano configurare gli estremi per una querela per diffamazione, considerato il grave danno di immagine che ne è risultato per il Comune di Modica e per la sua cittadinanza

– Si rammaricano infine della mancata volontà dei gruppi dell’opposizione a predisporre, in occasione della seduta del Consiglio Comunale di venerdì 29 ottobre, un ordine del giorno da votare all’unanimità per unirsi nella difesa degli interessi e dell’immagine della città di Modica, mostrando così invece di anteporre interessi di parte a quello della città”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa