ON. DI GIACOMO SULL’ AEROPORTO DI COMISO: IL 16 DICEMBRE INCATENAMENTO A ROMA

Nonostante il tempo trascorso e i buoni proclami, sull’aeroporto di Comiso non ci vedono ancora spiragli di soluzione. L’on. Pippo Digiacomo rilancia la battaglia e dichiara: “Probabilmente i cittadini della provincia iblea non ricorderanno quanto tempo è passato dalla questione protocollo d’intesa e poi decreto d’apertura dell’aeroporto di Comiso: sette mesi e più. La struttura è pronta, la società di gestione dichiara che se le viene consegnata entro l’anno la fa partire per la prossima estate, ma ancora si mena il can per l’aia. Questa diventa sempre più una vergogna nazionale e uno sfregio per il mezzogiorno d’Italia e per la Sicilia. E pensare che quando a Verona dovevano partire i lavori dell’aeroporto “Valerio Catullo”, siccome lì non si poteva rimanere “a piedi” neanche un minuto, in dieci mesi aprirono Brescia Montichiari con un investimento a perdere di quaranta miliardi di lire e forse più. Adesso che Verona ha riaperto Brescia è rimasto una vuota cattedrale nel deserto. E qui, dove tutte le più importanti compagnie aeree sono disposte a portare i loro voli (da Alitalia a Ryan Air e tante altre) passano mesi dopo mesi con il rischio che salti un’altra stagione o addirittura un altro anno. Pertanto, il 15 dicembre, qualora non fosse ancora firmato il decreto d’apertura dell’aeroporto di Comiso, m’incatenerò davanti ai cancelli del Ministero dei Trasporti”.

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