L’organismo unitario di contrasto alla crisi del settore delle costruzioni, tornato a riunirsi nei giorni scorsi, non solo, come già comunicato, ha deciso di aderire agli stati generali della categoria che si terranno il prossimo 1 dicembre, ma ha organizzato una manifestazione a livello locale, in programma per il 17 dicembre a Ragusa. Una manifestazione esterna che si propone come la naturale prosecuzione, in ambito ibleo, della dura presa di posizione che verrà esplicitata in occasione dell’appuntamento romano d’inizio dicembre al fine di stigmatizzare il blocco totale del settore delle costruzioni anche in provincia di Ragusa. Piena unità d’intenti tra tutti i soggetti dell’organismo che intendono, in questo modo, lanciare un allarme di vaste proporzioni rispetto a tutta una serie di problematiche la cui risoluzione, fino ad oggi, rimane ancora lettera morta. E questo nonostante molte piccole e medie imprese del settore siano a rischio chiusura (alcune, anzi, hanno già sprangato i battenti) e nonostante tale stato di fatto abbia determinato numerosi licenziamenti nel settore.
Tra gli altri punti che compongono la piattaforma rivendicativa viene richiesto di estendere all’edilizia gli ammortizzatori sociali definiti per il settore industria, di attivare strumenti di lotta all’illegalità e promuovere la qualificazione con procedure esigibili e chiare in stretta collaborazione con le imprese e i lavoratori, senza penalizzare la quotidiana operatività delle imprese corrette. E, ancora, viene chiesto di puntare su processi di semplificazione amministrativa rafforzando i controlli di sicurezza e regolarità.