Scienze del servizio sociale a Modica, senza lezione anche studenti di Ragusa. Chiavola: “Un danno gravissimo per tanti iscritti; Università iblea in seria crisi”

“L’allarme universitario, nella nostra città, e più in genere in provincia di Ragusa, riguarda non solo il futuro di Lingue ma anche i tanti studenti del capoluogo che risultano iscritti a Scienze del servizio sociale a Modica e che, ad oggi, non possono contare su alcuna prospettiva per gli anni a venire”. E’ il consigliere comunale del Pdl, Mario Chiavola, a chiarire le ragioni del suo intervento che punta il dito su un altro degli aspetti della realtà universitaria iblea che merita la massima attenzione. “Dopo essere stato interessato della questione da numerosi universitari di Ragusa che frequentano il suddetto corso di laurea – aggiunge Chiavola – ho cercato di accertare quali i problemi realmente esistenti e perché, ad oggi, le lezioni non sono mai cominciate. Come se non bastasse, è saltata l’intera sessione di esami. A quanto pare, tutto è legato a scelte dell’Università di Messina, da cui il corso di laurea dipende che, chissà per quale motivo, ha deciso di tenere questa condotta, con grave danno per il percorso di studi dei tanti iscritti alla sede modicana. Le lezioni dovrebbero ripartire a marzo. In pratica, per gli studenti, non ci sarà un istante di tregua visto che si dovranno recuperare anche quelle di questi mesi. Nei giorni scorsi, i vertici del Consorzio universitario ibleo, che sulla vicenda erano stati tirati in ballo, hanno dimostrato agli studenti, carte alla mano, che tutti gli adempimenti di propria pertinenza, soprattutto di carattere finanziario, erano stati regolarmente espletati. Ecco perché gli universitari di Ragusa che frequentano la sede di Modica, ma anche altri studenti del corso di laurea in questione, stanno valutando di adire le vie legali per un atteggiamento che risulta inspiegabile e che, però, nei fatti penalizza quanti, e sono in tanti, devono ancora completare gli studi. Da subito mi sono dichiarato disponibile non solo a seguire e a sostenere il suddetto percorso ma anche ad impegnare l’Amministrazione comunale del capoluogo affinchè attivi tutti i canali di propria pertinenza per sollecitare l’Ateneo di Messina a fornire delle risposte ai tanti interrogativi che vengono ovviamente sollevati e che, per il momento, rimangono senza soluzione”.

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