Giarratana. C’è l’accordo per il trasporto degli studenti pendolari

In merito alle problematiche di questi giorni sul trasporto degli studenti pendolari da Giarratana a Ragusa il sindaco Pino Lia ha ottenuto, dopo un incontro di queste ore, il ripristino del servizio di abbonamento per gli studenti pendolari dal mese di febbraio 2011, con l’impegno di corrispondere al più presto le somme dovute. Sulla questione interviene l’assessore Giovanna Caruso la quale afferma che ” è vero da gennaio gli studenti pendolari sono costretti a pagarsi l’autobus per recarsi a scuola a Ragusa ma, come accade da tempi immemorabili, tale pratica, chiaramente disagevole, è stata a volte utilizzata al fine di garantire il traposto e comunque i biglietti sono stati sempre rimborsati dal Comune. Appare assurda e paradossale – continua l’assessore – la pantomima attuata dai consiglieri di minoranza nel denunciare un disservizio che non esiste. Le proteste, per il disagio provocato, ci sono state sia a Dicembre che a Gennaio e sono state proteste attuate dal Sindaco Pino Lia nei confronti dell’Etna e dalla stessa Etna nei confronti della Regione Sicilia da cui l’Etna stessa deve ancora ricevere parte dei finaziamenti regionali risalenti al 2007. Quindi nessuno cerca giustificazioni – ribadisce Caruso – . Politicamente infantile la vicenda Etna con il trasporto degli alunni del comune di Modica. Le risorse investite in questo servizio sono state sempre mantenute anche rispetto ad un atto di mutua solidarietà tra enti regolato da una delibera. Quanto ai numeri il Comune di Giarratana aspetta ancora trasferimenti della Regione per circa 266.000 euro non considerando la ciliegina sula torta: Contributi trasporto scolastico a saldo 2008/2009 pari a 84.000 euro, e contributi trasporto scolastico a saldo 2009/2010 pari a 90.000 euro. Certo se poi qualcuno sui conti e sul diritto allo studio costruisce malferme teorie politiche, ed i fatti lo smentiscono, – conclude l’assessore Caruso – non fa altro che denunciare la sua inadeguatezza a gestire la cosa pubblica. Come a dire … ” attento hai una pagliuzza nell’occhio, dimenticando la trave del proprio!!!! “.

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