Stalking. Rinviata a giudizio una donna albanese residente a Modica. A processo anche le controparti per lesioni e danneggiamento

Tre rinvii a giudizio per un duplice procedimento penale per fatti analoghi con imputati e parti lese contrapposte. Lo ha deciso il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Francesco Puleio. Sarà processata il prossimo quattro aprile dal giudice monocratico Yzaj Fatbardha, 50 anni, albanese, difesa dall’avvocato Giovanni Iemmolo, arrestata nel giugno scorso in esecuzione di una misura cautelare ed indagata per stalking nei confronti di una connazionale e di una famiglia di Modica e successivamente ammessa ai domiciliari. Il piemme le ha contestato atti persecutori aggravati, per avere con condotte reiterate ed assillanti, minacciato o molestato la sua connazionale, Lucay Malindo, albanese, ed anche il marito di quest’ultima, Emanuele Minardo, modicano, a loro volta imputati nell’analogo procedimento, difesi dall’avvocato Carmelo Vicari. La Fatbardha, secondo l’accusa, avrebbe cagionato ai due coniugi un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando un fondato timore per la loro incolumità e costringendo la donna ad alterare le sue abitudini di vita, a non uscire, a non accompagnare all’asilo il figlio di quattro anni. I due congiunti, dall’altro canto, erano accusati dello stesso reato che, però, è stato derubricato in danneggiamento e lesioni giacchè avrebbero danneggiato la porta di casa della controparte e l’avrebbero colpita, pare, con un bastone, cagionandole ferite. Il Gup, insomma, in conclusione di udienza, ha deciso per il rinvio a giudizio per tutti e tre anche se i reati sono diventati diversi. Anche la Malindo e Minardo compariranno davanti al magistrato in sessione monocratica, il prossimo quattro aprile.

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