Vittoria. Sopralluogo nella chiesa di San Antonio Abate

Un sopralluogo su quello che rimane della Chiesa di San Antonio Abate e sulla sua messa in sicurezza è stato effettuato ieri mattina da amministratori e tecnici comunali, del Genio Civile e della Sovrintendenza, alla presenza di don Vittorio Pirillo, parroco della parrocchia di San Giovanni Battista, nel cui ambito ricade l’ex chiesa posta sotto osservazione, ed il parlamentare regionale Giuseppe Di Giacomo. Al sopralluogo erano presenti, oltre agli assessori comunali Luciano D’Amico e Giovanni Macca, Angelo Piccione, dirigente del settore Lavori pubblici, Elio Cicciarella, funzionario del settore Urbanistica, Salvatore Brinch, ingegnere del Genio Civile, Alessandro Ferrara, sovrintendente, e Mimmo Buzzone, responsabile della sezione monumentale della Sovrintendenza. Al termine del sopralluogo è stato stilato, nella Sala degli Specchi di Palazzo Iacono, uno specifico verbale. “Prioritariamente – ha dichiarato il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia – voglio complimentarmi con la Sovrintendenza per il positivo intervento su Camarina; in subordine, sollecito la Sovrintendenza stessa affinché effettui in tempi brevi un intervento straordinario di messa in sicurezza di ciò che rimane della Chiesa di San Antonio Abate; successivamente, sarebbe auspicabile il rifacimento dell’intera struttura; considero, comunque, dei risultati preziosi sia il tempestivo interessamento della Sovrintendenza, sia la predisposizione del progetto per il recupero della chiesa, che costituirà un ulteriore elemento di interesse architettonico e storico per la nostra città”. “È necessario recuperare la chiesa – ha aggiunto l’assessore Macca – in quanto allo stato attuale costituisce un pericolo per la collettività. Ringrazio i funzionari ed i tecnici presenti per la loro sensibilità e l’onorevole Di Giacomo che, al contrario di altri parlamentari ai quali avevamo chiesto in passato un interessamento senza ottenere alcun positivo riscontro, si è attivato affinché la messa in sicurezza della chiesa possa trovare concreta realizzazione”. Per l’arciprete Pirillo “l’importanza del monumento è tale da consentire anche un recupero di quanto rimane all’interno dell’area”. Secondo quanto verbalizzato, anche a seguito delle dichiarazioni del sovrintendente Ferrara, la messa in sicurezza dell’ex chiesa di San Antonio Abate sarà effettuata con un progetto di somma urgenza gestito dalla Sovrintendenza.

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