Nelle ultime settimane, uno dei temi centrali della politica modicana, è stata la costruzione di via Fontana che negli ultimi giorni ha provocato riunioni politiche, sopralluoghi, civili dimostrazioni dei residenti nel quartiere. Oggi, una novità che lascia ben sperare quanti come il sottoscritto, sono per una soluzione diversa da quella che stava per realizzarsi. E la novità non poteva che essere annunciata dai politici, che però continuano ad interpretare ruoli non assolutamente convincenti e non certo per posizioni pregiudiziali dei cittadini. Stasera ho letto un articolo del Consigliere Giorgio Zaccaria che, sebbene non abbia il piacere di conoscere se non attraverso questo giornale on line, reputo persona intellettualmente onesta, appassionata alla politica, garbata nei suoi interventi. Egli esordisce dicendo che l’impresa del costruendo edificio di edilizia residenziale di via Fontana, ha tutte le autorizzazioni che la normativa in materia prevede.Beh, mi sembra un’ovvietà, considerato che se così non fosse, l’imprenditore sarebbe da definire un fuorilegge ed il Comune dovrebbe ritenersi responsabile di gravi inadempienze. Ma voglio soffermarmi su un altro aspetto della vicenda e chiedere al Consigliere di maggioranza Zaccaria, come faccia a ritenere solo oggi “comprensibili e condivisibili le preoccupazioni dei residenti, e dei cittadini in generale, riguardo l’impatto ambientale che tale costruzione determina, sia sotto il profilo paesistico e storico del quartiere che su quello della vivibilità dei palazzi adiacenti”. A prescindere dalla regolarità delle concessioni per costruire il suddetto edificio, non sarebbe stato più opportuno che l’Amministrazione si ponesse il problema prima, considerato che stava per nascere un edificio che deturpava il centro storico, che poggiava le sue fondamenta sul letto d’un fiume, che cancellava un pezzo di storia, che comprometteva qualcosa in una città bene dell’Unesco? La proposta di edilizia compensativa e perequativa, che reputo molto intelligente, “partorita “ oggi, non potevano darla alla luce quando iniziarono i lavori? Allora si, avremmo plaudito ad una politica intelligente, ma oggi, quando l’unica iniziativa politica volta ad ottenere una sospensione dei lavori, è stata una mozione d’indirizzo presentata dai Consiglieri di minoranza Migliore e Nigro, non viene il sospetto che il Palazzo abbia avuto qualche vibrazione per le scosse provocate dagli inquilini che stavano aprendo un caso dai risvolti preoccupanti?
L’ATTRIBUZIONE DEI MERITI DEI POLITICI DI PALAZZO SAN DOMENICO. La riflessione di Giombattista Ballarò
- Febbraio 19, 2011
- 10:48 am
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