FORZA DEL SUD DI COMISO CONTRO LO SFASCIO DELLA SANITA’.

La paventata rimodulazione o peggio la chiusura del pronto soccorso di Comiso lascia sgomento Forza del Sud. La percezione di un malcontento generalizzato per le politiche sanitarie, fra i cittadini di Comiso viene evidenziata dal coordinatore cittadino di Forza del Sud, Giancarlo Cugnata.
“L’Assessore regionale alla sanità Russo – dice – non sta certamente rimodulando alcunché. Il bisogno di risparmiare è diventata l’unica logica che persegue, tagliano e falciando i servizi sanitari garantiti dalla Costituzione, che proprio lui dovrebbe ben conoscere. La riforma sanitaria così concepita sta solo distruggendo ciò che i siciliani di buono hanno costruito negli anni.
Appare oltremodo specioso l’atteggiamento recentemente assunto da qualche esponente politico che in provincia di Ragusa finge di difendere gli ospedali Scicli e Comiso e finché si trova in “patria”, si erge a paladino e difensore del territorio, mentre quando è a Palermo incarna la quinta essenza dello YESMAN.
Egli appare organico ai bisogni e ai bisognini del governo regionale, vota e da’ accomodamento di ogni tipo al governo del ribaltone del presidente/vice re l’on. Lombardo.
Ma noi siamo vigili ed attenti. Sulla sanità comisana, non passa lo straniero e neanche l’infiltrato, da qualunque partito esso provenga. Nessuno pensi di toccare impunemente la sanità comisana! I mezzi della democrazia e della libera espressione, sanciti dalla costituzione, saranno le nostre ali per impedire qualsivoglia scempio ai danni della nostra città.
Giu’ le mani dalla sanità comisana!!!
Stesso discorso vale per la classe dirigenziale politica iblea che non si solleva alle imposizioni dall’alto. Permettere che si compiano scippi al nostro territorio, alla nostra Comiso, non solo palesano incompetenza politica, ma delineano colpevole!
Vogliono eliminare il pronto soccorso di Comiso, mentre a Scoglitti vogliono trasformare il Pte per in Guardia medica e magari se ci riescono vogliono chiudere le guardie mediche che insistono, qua e la sul territorio”.

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