Modica. Al Caffè Lettarario Quasimodo, Pirandello e le sue maschere

“Quanto sono fortunati gli attori! Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia o nella commedia, se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime; non così nella vita vissuta. La maggior parte degli uomini e delle donne sono infatti costretti a recitare parti per le quali non hanno nessuna inclinazione. Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono mal distribuite” Oscar Wilde.
Pirandello e le sue maschere al Caffè Letterario “SalvatoreQuasimodo” di Modica sabato 26 febbraio hanno incantato il pubblico attento. Nell’aula del Palazzo della cultura Giorgio Sparacino ha condotto l’uditorio attraverso una lettura di brani scelti tra i più noti del drammaturgo siciliano, nei meandri di una poetica nota a tutti e proprio per questo ancora più avvincente ed emozionante. Le note del Maestro Sergio Carruba lo hanno accompagnato segnando i passi più salienti della lettura. Giuseppe Pitrolo, critico letterario del Caffè Letterario “Vitaliano Brancati” di Scicli ha introdotto i testi scelti con dei commenti critici di preparazione all’ascolto. La grandezza del drammaturgo risiede nel suo saper scandagliare le problematiche che attanagliano chi si sofferma a riflettere sul senso della vita, dell’essere, del sembrare. La sua grandezza risiede insomma nell’attualità drammatica delle riflessioni che i personaggi del drammaturgo riescono a portare a teatro. Questa è la motivazione che Pisana ha voluto dare nello spiegare perché ha voluto dedicare un incontro del Caffè a Pirandello: “il nucleo centrale della tematica pirandelliana è il contrasto tra illusione e realtà, contrasto che va inteso in modo molto radicale e profondo, iniziando proprio dall’interiore coscienza di ognuno. Infatti in ognuno di noi c’è una serie di contrasti tra quello che vorremmo e quello che in realtà siamo, tra quello che sembriamo agli altri e quello che realmente siamo. Questa è la grande attualità di Pirandello”