PD, Ragusa in stato di emergenza: ecco i risultati di una gestione finanziaria dissennata

Nel mese di novembre del 2010 è avvenuto il crollo del fognolo che convoglia le acque bianche della parte alta della Vallata Santa Domenica a causa di forti piogge e della totale mancanza della più normale ordinaria manutenzione che avrebbe dovuto essere svolta dall’amministrazione comunale – verifica dello stato dei tombini e della condizione dei canali di scolo delle acque bianche.
In seguito a quanto accaduto l’amministrazione avrebbe dovuto effettuare un intervento per riparare in maniera stabile e definitiva il fognolo; per effettuare tale intervento i tecnici del Comune avevano richiesto circa 400.000 €. Rispetto ad una situazione di emergenza come quella che si è prospettata a Ragusa, qualsiasi amministrazione responsabile avrebbe messo in atto tutte le azioni necessarie volte alla risoluzione del caso. Per emergenze del genere la legge prevede che si debba far ricorso al “fondo di riserva” del Sindaco; si tratta di un capitolo del Bilancio comunale in cui sono inserite somme destinate a far fronte a qualsiasi tipo di emergenza. A Ragusa, purtroppo, queste somme vengono utilizzate per sopperire alle emergenze elettorali del Sindaco e quindi nel nostro Comune il fondo di riserva ha la diversa funzione di garantire una buona e fruttuosa politica clientelare.
In considerazione di quanto detto l’unica via percorribile per l’amministrazione era quella di rivolgersi alla cassa depositi e prestiti; ma si tratta di un’altra via non percorribile a Ragusa, in quanto l’amministrazione Dipasquale è riuscita in 5 anni ad aumentare l’indebitamento del Comune di circa 20 milioni di euro; ciò significa che qualsiasi altro mutuo acceso dal Comune di Ragusa potrebbe determinare la fuoriuscita dai parametri fissati dal patto di stabilità. Il Sindaco Dipasquale nel 2006 ha ricevuto in eredità un Comune con una grande capacità di indebitamento ed è riuscito a prosciugare le casse dello stesso in appena 5 anni.
Sono queste, in sintesi, le motivazioni per le quali il fognolo resterà in condizioni precarie nei prossimi mesi: il Comune non può accendere nuovi mutui perché l’amministrazione ha prosciugato le casse ed il fondo di riserva ha la funzione di sopperire alle “emergenze elettorali” del Sindaco.
Noi del PD sfidiamo il Sindaco a smentirci accendendo un mutuo con la Cassa depositi e prestiti e risolvendo definitivamente il problema del fognolo, così come suggerito dai tecnici del Comune. Visto che questo non potrà accadere, sentiamo il dovere di informare la città che le scellerate politiche finanziarie di questa amministrazione provocheranno danni che saranno patiti dalle future generazioni.

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