Circonvenzione di incapace. Tre operatori finanziari modicani rinviati a giudizio

Circonvenzione d’incapace. Per questo reato tre promotori finanziari modicani sono stati rinviati a giudizio dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, che ha, dunque, accolto la richiesta del pubblico ministero, Francesco Puleio. Tutta la vicenda sarebbe scaturita dalla denuncia presentata dall’avvocato Salvatore Terranova, amministratore di sostegno del quarantacinquenne modicano R.B., quando questi venne a conoscenza che al suo assistito era stato erogato un prestito fiduciario per circa ottomila euro da rimborsare in rate mensili attraverso il prelevamento di un quinto della pensione, abusando dello stato d’infermità di quest’ultimo. Sono andati a processo i coniugi S.R., 32 anni, e M.S., 30 anni, titolari di un’agenzia di finanziamenti ai quali si era rivolto il beneficiario, difesi dall’avvocato Salvo Maltese, e G.D.R., 37 anni, difeso dall’avvocato Michele D’Urso, che rappresentava, nella fattispecie, l’agenzia madre della finanziaria, quella alla quale, cioè, metteva materialmente i soldi. Il quarantacinquenne era però sottoposto ad amministrazione di sostegno ma pare che avesse nascosto la sua condizione, per cui quando il suo “tutore” venne a conoscenza di questa operazione, invitò la società finanziaria e l’Inps di procedere all’annullamento del contratto. Contemporaneamente presentò una querela alla magistratura. Il Gup ha rinviato a giudizio i tre per il prossimo sei ottobre. L’amministratore di sostegno si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Corrado Scimonello.

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