Modica. Riconsegnato alla famiglia il corpo del giovane modicano Calogero gambino

E’ stato riconsegnato oggi pomeriggio, intorno alle 18, il corpo senza vita di Calogero Gambino, il giovane deceduto domenica a seguito di una caduta da grande altezza, sull’Etna. Su Facebook, dove il giovane aveva un suo profilo col nick name “Balù”(da ieri già cancellato), è un continuo aggiornamento di amici e conoscenti fortemente amareggiati. Calogero Gambino avrebbe compiuto 25 anni il prossimo 15 giugno. Viveva con i genitori, il padre Andrea, ferroviere, originario palermitano, e la madre Rosaria Bonomo, modicana, oltre ad una sorella, studentessa all’Università di Enna, in Via Cava Gucciardo Pirato, in un complesso dove abitavano anche i nonni materni. “La montagna mi ha insegnato a non barare” è ciò che aveva scritto sul più frequentato social network. Da circa un anno si era fortemente appassionato del “free climbing”. Si esercitava abitualmente con alcuni amici sui costoni di Cava Ispica. Pochi i luoghi che frequentava, oltre al corso serale di ragioniere all’Archimede di Modica, dove quest’anno si doveva diplomare: Piazza Matteotti, dove spesso veniva visto insieme al suo cane Bulma e, negli ultimi tempi, con l’amica del cuore, Sonia, che lui chiamava semplicemente “sorella”, e al Vecchio Caffè di Piazza Libertà, dove si fermava spesso per fare colazione. I funerali si dovrebbero svolgere mercoledì presso la Chiesa del Sacro Cuore. Secondo i medici, il giovane sarebbe deceduto sul colpo. Pare, infatti, che quando i primi soccorsi l’hanno imbarellato, Calogero fosse già morto. Per il secondo gruppo di soccorritori il giovane era già privo di vita. Le conclusioni, comunque, saranno date dalla perizia medico-legale. L’ultimo post lasciato sul suo profilo Facebook è delle 21,57 di sabato cinque marzo: “Mi devo alzare presto ” e poi “…però dovrei dormire visto che dovrò alzarmi alle 2 stanotte”.