In sala d’attesa non ci sono le sedie. Modica, utente stanco aggredisce il vice direttore sanitario del “Maggiore”

Aggredisce il medico perchè stanco di attendere il turno in piedi. Ha causato lesioni al vice direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore di Modica dal quale si era recato per lamentarsi. La fortuna, per il medico, è stata che all’interno della Direzione Sanitaria si trovassero due ufficiali della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, Carmelo Sammito e Francesco Profetto, che sono immediatamente intervenuti bloccando l’energumeno, oramai fuori di se. L’uomo, settantenne, è stato denunciato per lesioni, minacce, oltraggio a pubblico ufficiale. Per il vice direttore sanitario del nosocomio, che ha problemi di disabilità, al Pronto Soccorso è stato stilato un referto con dieci giorni di prognosi. I fatti sono avvenuti ieri mattina, quando l’ispicese si era recato al “Maggiore” dove la moglie, in carrozzina, doveva essere sottoposta a visita oculistica. L’ambulatorio si trova ubicato nella nuova ala del nosocomio. Giunti in sala d’attesa, l’uomo ha cercato una sedia dove accomodarsi nell’attesa ma non ha trovato nulla. L’unica possibilità era quella di appoggiarsi ad un muro. Il prolungarsi dell’attesa gli ha probabilmente fatto perdere il senno della ragione e così, visibilmente alterato, ha deciso di andare a protestare presso la Direzione Sanitaria. Ha trovato il vice direttore, Giuseppe Borgese(direttore sanitario, Piero Bonomo, era impegnato con la polizia giudiziaria), ed ha chiesto conto e ragione. Improvvisamente, forse perchè non soddisfatto, ha preso per il collo il medico aggredendolo. Le voci alterate hanno insospettito i due rappresentanti della Procura della Repubblica che sono intervenuti bloccando l’anziano e riconducendolo alla ragione. Successivamente è stato generalizzato e denunciato all’autorità giudiziaria. Risulta che dall’Ospedale Maggiore siano stati inoltrate da tempo all’Asp richieste per l’arredamento della nuova ala e tra questi sedie per ospitare l’utenza, ma anche scrivanie. E’ chiaro che non è giustificabile l’atteggiamento violento dell’ispicese ma non è concepibile che la gente, che deve attendere il proprio turno per una visita, debba restare in piede fino allo sfinimento richieste da tempo.

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